Mantova-Verona, molto più di un derby

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Mantova-Verona è molto più di un derby, la rivalità tra queste due città si tramanda attraverso le generazioni, realtà vicine separate solo da una lingua d’asfalto di 45 km avvolta dalle nebbie in inverno e rovente in estate che permette di passare da Piazza Sordello all’Arena in poco più di 30 minuti ma così lontane nelle tradizioni, nella cucina, nel dialetto. Sono passati gli anni ma la rivalità tra mantovani e veronesi resta immutata, come cristallizzata nel tempo, negli anni 50 le liti tra giovanotti delle due città per le ragazze contese avevano come sfondo le balere, ora nelle discoteche di oggi i contrasti restano gli stessi, cambia solo lo scenario. Mantova-Verona è il derby dei risotti, Castel D’ario è la roccaforte del piatto nella sua variante mantovana ma basta spostarsi di pochi chilometri per entrare nella provincia veneta ed il piatto cambia la sua preparazione. Se si parla di sport il derby tra le due città è da sempre legato al calcio, tutti ricordano le leggendarie sfide al Martelli o al Bentegodi con le colonne di auto e scooter della tifoseria in trasferta che attraversavano i comuni di confine tra le due provincie tra gli sfottò dei rivali. Dall’anno scorso però grazie alla Dinamica , Mantova-Verona è anche il derby del basket, una sfida inedita fino ad allora, i virgiliani si sono affacciati solo ora al basket che conta mentre i veneti hanno una lunga tradizione alle spalle contornata di trionfi e di grandi giocatori che hanno calcato il parquet del PalaOlimipia. Finora Verona è sempre stata tabù per la Mantova del basket, all’andata i ragazzi di Martelossi sono arrivati alla sfida da capolista solitaria ma nel Palasport scaligero si sono sciolti come neve al sole e sono usciti con le ossa rotte da una partita senza storia. Domenica gli Stings guarderanno ancora la Scaligera dall’alto forti dei loro 32 punti  (26 quelli dei veronesi) ma questa partita va oltre la classifica. Verona è obbligata a vincere per restare in zona playoff e per placare il malumore di molti tifosi che si aspettavano di più da questa stagione, per Mantova la vittoria sarebbe il primo storico successo contro i veneti e probabilmente il miglior integratore morale in vista della Final Eight di Coppa Italia del week end successivo a Rimini. Inoltre la Dinamica Generale Mantova battendo Verona davanti ai propri tifosi scriverebbe un’altra meravigliosa pagina della sua storia nel basket che conta.

Capitan Ndoja (Mantova) è in forte dubbio per domani
Capitan Ndoja (Mantova) è in forte dubbio per domani

Mantova arriva alla sfida con la Scaligera dopo la sconfitta di Jesi di domenica scorsa che ha interrotto la striscia di  cinque successi consecutivi degli Stings, nelle marche i virgiliani sono entrati in partita troppo tardi regalando i primi due quarti agli avversari e nonostante un bella rimonta sono stati beffati nel finale dal canestro di capitan Santiangeli. Durante la settimana sono emersi problemi per il capitano Ndoja, il quale non si è allenato a causa di un problema al pollice della mano destra, un consulto medico specialistico eseguito giovedì ha escluso problematiche di interesse chirurgico ma le probabilità di vedere in campo l’atleta albanese della Dinamica non sono molte. Gli Stings si aspettano una grande risposta dal proprio pubblico nel match di domani, la società ha invitato tutti gli sportivi ad indossare qualcosa di biancorosso per colorare il PalaBam e far si che i tifosi possano diventare il sesto uomo in campo per i ragazzi di Martelossi.

Capitan Boscagin (Verona) guiderà i suoi nella bolgia del PalaBam
Capitan Boscagin (Verona)
guiderà i suoi nella bolgia del PalaBam

Verona è reduce dalla sconfitta di Treviglio che ha riportato un pò di pessimismo in tutto l’ambiente dopo che era tornato il sereno in seguito alla grande prestazione casalinga con Brescia. Coach Crespi dovrà fare a meno di Spanghero ormai fuori da un mese e solo all’ultimo saprà se potrà contare sull’apporto di Ricci, il quale ha subito una distorsione alla caviglia nell’allenamento di mercoledì e il dubbio sul suo impiego verrà sciolto solamente all’ultimo minuto. La Scaligera punterà come al solito sulla sua difesa (la migliore del campionato) e si affiderà alle capacità realizzative di Rayvonte Rice, guardia USA classe 1992 (14.6 p.ti di media), all’esperienza del capitano Giorgio Boscagin, ala piccola classe 1983 e di Andrea Michelori, centro classe 1978,  alla fisicità di Vitalis Chikoko, centro dello Zimbabwe classe 1992 (8 rimbalzi di media) ed alla organizzazione di gioco di Lorenzo Saccaggi, playmaker classe 1992 (autore di una grande prestazione personale nella vittoria contro Brescia). Mister Crespi potrà contare inoltre sull’importante contributo di Riccardo Cortese, ala piccola classe 1986 (12.4 p.ti di media) e di Matteo Da Ros, ala grande classe 1989. Verona finora ha avuto un andamento altalenante e sicuramente in gran parte della tifoseria serpeggia un pò di malcontento per la posizione di classifica che non rispecchia le aspettative di inizio stagione ma nelle partite che contano i veneti hanno dimostrato di esserci e di potersela giocare alla pari con tutti. Al PalaBam è previsto l’arrivo di circa 300 tifosi veronesi che contribuiranno a rendere ancora più calda l’atmosfera di un derby che si preannuncia infuocato.

Mantova o Verona? Chi si aggiudicherà questo episodio della sfida eterna? Palla a due al PalaBam domani ore 18

 

Redazione BasketUniverso

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