Menetti e Cinciarini guidano Reggio sulla strada della Finale; Goss e Peric non bastano a Venezia

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Con la vittoria di ieri sera al Taliercio, la Grissin Bon centra la prima finale scudetto della sua storia battendo una l’ Umana Reyer per 4-3. Come fatto per i Quarti di finale, anche per quanto riguardo le Semifinali, è tempo di pagelle.

Grissin Bon Reggio Emilia
Grissin Bon Reggio Emilia

REGGIO EMILIA a cura di Marco Fontanesi

MUSSINI 6,5 : gioca una gara4 pazzesca, 29 minuti in cui imbriglia Goss e sembra poter essere l’arma che non ti aspetti in questa serie. La sua stagione si chiude amaramente a 39 secondi dalla fine della partita infortunandosi alla caviglia.

CHIKOKO 5,5 : dà qualche minuto importante nelle prime partite alternando buonissimi movimenti ad errori banali, Menetti decide di lasciarlo in paca per tutto gara7 col collega Cervi.

POLONARA 7,5: con 10 punti di media a partita in questa serie e 7.3 rimbalzi continua la stagione fantastica per l’ex-Varese che è sempre di più uomo fondamentale di questa squadra su tutti i fronti.

LAVRINOVIC 8 : un campione. Fa la differenza in gara2 sbalordendo il Taliercio, sembra uscire definitamente dai giochi ad inizio gara3 , ma rientra per la ‘bella’ e, seppur giocando praticamente da fermo, segna 15 punti con 9 rimbalzi facendo ancora una volta il bello e cattivo tempo nell’area avversaria.

DELLA VALLE 7 : la determinazione che mette ogni qualvolta metta il piede in campo è un fattore per la squadra. Chiamato a ricoprire un ruolo di prim’ordine nelle ultime due gare non si delude le attese. Le sue triple in transizione sono ormai il suo pane quotidiano

PECHACEK SV : solo qualche minuto in campo per lui, non giudicabile.

PINI 6,5 : permettetemelo : il Della Vedova biancorosso. Grande voglia, grinta ed energia a disposizione della squadra. Grande contributo in difesa e in gara5 segna anche 10 punti.

KAUKENAS 7,5 : un maestro. Rimantas trascina la squadra nei momenti in cui la palla pesa veramente. 22 punti in gara6, tanti assist e tanta leadership ed esperienza da trasmettere ai compagni.

CERVI 5,5 : non riesce mai ad entrare in ritmo, gioca poco e quei pochi minuti non riesce a sfruttarli come si deve. Ultimi due match da spettatore non pagante, ma è la mossa vincente di Max Menetti.

SILINS 6,5 : luce a tratti, ma che luce . Segna la bomba decisiva in gara6, è un fattore in tutte le vittorie Reggiane grazie al suo apporto nel lavoro sporco prima di tutto.

DIENER 5,5 : è ancora una volta sfortunato. La forma fisica non c’è e la fortuna sembra avergli girato le spalle, conlude la sua stagione per infortunio muscolare in gara5.

ROVATTI/STEFANINI/MAGNANI SV 

CINCIARINI 9 : guida la squadra, sfodera prestazioni di altissimo livello. Diventa il miglior marcatore di sempre nei Playoff di Reggio Emilia e fa la differenza in gara6 e gara7 portando la squadra in paradiso. Gioca il suo basket migliore in carriera.

MENETTI 8 : è lui l’ago della bilancia. Sue le scelte tattiche decisive, sua la capacità di motivare i ragazzi ancora una volta a tirar fuori energia anche quando sembrava terminata da tempo. La commozione finale è la prova che, Max, è il cuore pulsante di questa squadra.

 

Umana Reter Venezia
Umana Reter Venezia

VENEZIA a cura di Giorgio Giovannini

PERIC 7: L’assente illustre della serie contro Cantù si è levato le ciabatte e ha indossato la canotta della Reyer. In cinque partite si è visto quel Peric in lizza per l’MVP stagionale, facendo vedere i sorci verdi a Polonara e Silins. In campo aperto è letteralmente immarcabile e delizia il pubblico con giocate in post-basso, chiudendo con qualche schiacciata. Guardando, però, gara4 e gara6, la sua valutazione scende: segna solo sette punti in totale.

GOSS 7-: Quantitativamente il suo contributo è inferiore a quello di Peric, ma il capitano si carica la squadra sulle spalle nei momenti di difficoltà e piazza alcune triple di capitale importanza. In gara6 l’ultimo a mollare, rischiando di vincerla da solo con 30 punti a referto, ma in Gara7 va in debito d’ossigeno e lo si vede solo a sprazzi.

STONE 6.5: Martoriato da un infortunio al tendine d’Achille, che ne limita sensibilmente il rendimento. Stringe i denti, lotta come un leone ferito e regge fino alla fine. Sei volte miglior rimbalzista e quattro volte miglior assistman della Reyer, porta a casa la pagnotta.

RESS 6.5: Luci e ombre per il leader spirituale del gruppo. In Gara1 e Gara3 il lungo veneziano infiamma la retina con numerose bombe e dà un contributo importante in difesa. Nel resto della serie va in ombra, non approfittando della momentanea assenza di Lavrinovic per imporsi anche sottocanestro in attacco.

ORTNER 5+: Non è la sua serie. Fisicamente a pezzi per il riacutizzarsi del problema alla schiena, non riesce a contenere un Lavrinovic straripante. Invisibile in attacco, riesce a recuperare per lo spareggio, ma ha assistito alla partita come spettatore non pagante in una posizione privilegiata, come sottocanestro.

ARADORI 5: Bocciato. In sua discolpa è infortunato alla caviglia, per questo il suo rendimento è sotto i suoi standard, ma in campo è stato deleterio. Una scelta che non ha pagato, l’inserimento a gettone per dare una maggiore pericolosità offensiva.

JACKSON 6: Nelle prime quattro partite porta un contributo risicatissimo, appena sufficiente. Si sveglia nelle restanti tre gare, dove mette a referto 34 punti in totale e i suoi tiri “ignoranti” mettono paura a Reggio Emilia. In gara7, nel momento migliore dei lagunari, c’è la sua firma. Il sei è la media del 5.5 nelle prime quattro gare e 6.5 nelle ultime sfide.

DULKYS 6: Marcare Kaukenas è al livello delle fatiche di Ercole. Si sforza, si schianta spesso contro il muro di Lavrinovic, progettato per liberare l’asso lituano, ma resta in piedi fino alla fine. In attacco fatica a trovare il fondo della retina, ma con un minutaggio così risicato, non è facile trovare ritmo. Sei politico.

VIGGIANO 6.5: Non fa mancare il suo contributo, soprattutto in attacco, evidenziando il suo momento positivo. Paga dazio il fiato corto, che lo limita nelle tre partite finali, ma con questi playoff la riconferma è più che possibile.

NELSON 6.5: Lavrinovic è un cliente terribile da marcare, ma in attacco si fa sentire con le triple nei momenti topici e non disdegna di dare lezioni di post-basso agli altri lunghi reggiani. Porta ordine in campo, anche se a sprazzi va in tilt. Didattico.

RUZZIER 6: Il campo lo vede con il contagocce, ma nell’unica occasione che gli dà Charlie risponde presente. In gara2 porta brio e innesca la rimonta veneziana, sfumata sul più bello. Nel resto della serie, spettatore in posizione privilegiata.

RADIC SV: Chiamato per fare referto in gara6 a Reggio, gioca pochissimi minuti, portando un rimbalzo e un errore al tiro. Non si può giudicare.

CERON SV: Solo garbage time per il miranese. A referto solo per fare numero.

RECALCATI 6.5: Nelle tre vittorie, la Reyer ha predicato pallacanestro, rivelando un gioco frizzante ed efficace. Paga la pessima interpretazione in gara7, non chiama il timeout durante l’11-0 reggiano, che avrebbe potuto frenare la loro inerzia e non trova rimedio alla difesa a zona efficacemente disegnata da Menetti.

Marco Fontanesi

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