NBA Finals: Game 7: Miami trascinata dal numero 6 si porta a casa l’anello NBA, per Lebron prestazione surreale

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San Antonio Spurs v Miami Heat - Game 7

La partita delle partite, la partita che ogni cestista al mondo vorrebbe giocare, gara-7, Finali NBA, Lebron vs Duncan, Miami vs Spurs, due formule di basket tanto diverse quanto efficaci…
La partita si prospettava di quelle che non ci si può perdere e così è stato, Wade si mette il vestito delle grandi occasioni, Ginobili ferito al cuore dopo la prestazione di due giorni fa ha il dente avvelenato, Allen: he got game, Parker infortunato alla coscia, Bosh in difficoltà contro Big Foundamental, Leonard in versione all-star-game e tutti gli altri uomini pronti a dare al massimo, 48′ che riassumono un’intera stagione.

La partita inizia, le difese orchestrate da Spoelstra e Pop nei primi minuti non concedono un tiro pulito che sia uno alla squadra avversaria, LBJ non parte fortissimo, ma è supportato da un grande Wade, mentre  dall’altra parte, il big-three riesce a trovare il ritmo giusto.
Il primo quarto si conclude con un +2 Miami; le squadre sembrano guardarsi negli occhi, studiarsi e pronte a lasciarsi andare…
Pronti via e inizia il secondo quarto Lebron gioca nel suo quintetto con Andersen (strepitose 3 difese su Duncan) e i tre tiratori, sale in cattedra, così, l’uomo che non ti aspetti Shane Battier, relegato al fondo delle rotazioni fino a qualche giorno fa, mette tre bombe ad orologeria (saranno 6 a fine serata) e quindi gli Spurs in difficoltà.
Popovich le studia tutte e prima con Ginobili (due penetrazioni taglienti) e poi con Duncan e Parker riesce a trovare la parità a quota 44 a fine secondo quarto, quando però Wade mette un tiro dei suoi dal palleggio… Si va sul riposo 46-44.

Inizia il terzo quarto e Lebron parte fortissimo cestinando 3 triple, San Antonio non ci sta e con il solito Duncan trova la via verso più due a fine quarto, ma ancora un buzzer beatter, questa volta di Chalmers, consegna il più uno a Miami prima degli ultimi 12′ di stagione…
Il quarto quarto è stupendo, Ginobili fa giocate di una difficoltà immensa che lo costringono ad essere croce e delizia per i tifosi Spurs  e quando sul 85-79 Miami,proprio Manu fa esplodere la tripla del -3, l’argentino sembra aver cambiato l’inerzia della partita.
Wade e Lebron però non ci stanno e conducono la propria squadra sul 90-85, qui sempre l’uomo da Casa Blanca mette nelle mani di Leonard un cioccolatino che il ventunenne trasforma nel -2.
Lebron attacca, ma sbaglia, si va di la, sempre palla a Manu che serve Duncan in post, marcatura asfissiante di Battier, ma Tim sa come attaccarlo e con un movimento che avrà ripetuto un milione di volte nella sua carriera, trova il modo per concludere molto vicino con un appoggio dei suoi, la palla però sbatte sul ferro e finisce fuori… il caraibico, però ha ancora energie e cerca di concludere in tap-in (sfruttando la differenza di cm con Battier), ma la palla finisce nuovamente fuori, Duncan si dispera (come mai fatto nella sua carriera) palla Heat che sul+2, assegnano la palla a LBJ che passa su un blocco alto, e dai 6 metri lascia partire il tiro che significa +4, gioco, partita, incontro… Anello e MVP delle Finals.

Lebron conclude la sua partita con 37 punti 12 rimbalzi e 4 assist, match leggendario il suo…

A fine partita, tutta Miami si congratula con San Antonio ed è proprio James a dichiarare ” Ci hanno spinto al limite, sono stati dei grandissimi avversari“, sembrano parole scontate, ma quando dal presidente all’ultimo giocatore della rotazione degli Heat ci si complimenta con l’avversario, si ha come la sensazione che sia stata una delle più grandi serie della storia della NBA.
Oggi come sempre il basket si è dimostrato lo sport più bello del mondo…

Le immagini:

Stefano Muratorio

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