NBA Recap 02/11/13: Sixers e Rockets a punteggio pieno, New Orleans centra la prima vittoria, cadono gli Spurs

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Cleveland Cavaliers – Indiana Pacers 74-89

Eccetto i primi minuti, dove Varejao sopperisce degnamente l’assenza di Andrew Bynum, Indiana ha sempre il controllo delle operazioni. Ci pensa il solito Paul George a fissare il timbro sulla partita, con una prestazione completa (21 punti e 13 rimbalzi) e un ottimo Lance Stephenson, che piazza 22 punti, risultando il top scorer della partita. Nel primo quarto, Varejao parte bene con otto punti, ma George e Sloan ribaltano la partita e il primo quarto si conclude con 21-16 per Indiana. Nel secondo periodo, sale in cattedra Stephenson, che spedisce i Cavs indietro, ma Irving e Waiters ricuciono lo scarto, l’intervallo recita lo score di 43-37 per Indy. Paul George e CJ Watson firmano il +12, Cleveland confusionaria, ma riesce ad impedire che la forbice si allarghi ancora di più, portandosi a -7. Nell’ultimo quarto, “Born Ready” Stephenson continua la sua opera: 13 punti e Indiana raggiunge la sua terza vittoria di fila. Irving 15 punti, buono Dion Waiters con 17 punti. Assente ingiustificato la prima scelta, Anthony Bennett.

MVP: Paul George, 21 punti, 13 rimbalzi, 3 assist.

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Chicago Bulls – Philadelphia 76ers 104-107

Spettacolo al Wells Fargo Center. Phila, da tutti accreditata come la peggiore squadra della Lega, dopo aver liquidato i campioni in carica Miami, ha strappato una clamorosa vittoria ai danni dei Bulls. Vittoria clamorosa perchè hanno rimontato un passivo di 20 punti, maturato grazie ad un ottimo Carlos Boozer e Luol Deng (42 punti insieme). I primi due quarti sono accademia dei Tori, che amministrano la partita senza fronzoli. Ma non hanno fatto i conti con il rookie delle meraviglie, Michael Carter-Williams, che stravince il duello contro un certo Derrick Rose (pessima prestazione, 13 punti con 4/14 al tiro) e completa la rimonta a fine terzo quarto. Nell’ultimo quarto, i Bulls hanno l’opportunità di chiudere la partita, ma le turnovers pesano e a cinque secondi dalla sirena, Spencer Hawes segna il gamewinner con un bel piazzato dalla media. Super la prova di Carter-Williams, che chiude con 26-10 e ottimi Turner (20) e Hawes (18-11 e stoppata decisiva su Rose).

 MVP: Michael Carter-Williams, 26 punti, 10 assist.

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Charlotte Bobcats @ New Orleans Pelicans 84-105

Tutto facile per la prima vittoria stagionale dei New Orleans Pelicans, con un Anthony Davis straripante. Primo quarto ampiamente controllato dai padroni di casa, con Davis che, oltre a segnare e prendere rimbalzi, distribuisce anche assist, ne beneficiano i compagni, che a fine primo periodo si ritrovano già in vantaggio 33-15. I Bobcats tentano di rientrare, ma sbattono inevitabilmente contro i muri di Jason Smith e Davis, 5 e 6 stoppate rispettivamente, con i Pelicans che stabiliscono un nuovo record di franchigia (comprendente anche gli Hornets ovviamente) di 18 stoppate di squadra. New Orleans rispedisce indietro i Bobcats toccando nuovamente il +16 con la tripla di Jrue Holiday. Davis però non si limita a stoppare (le 6 stoppate sono il suo nuovo career-high), ma ruba anche 6 palloni, altro record personale, per sancire la vittoria dei suoi.

MVP: Anthony Davis, 25 punti, 8 rimbalzi, 4 assist, 6 stoppate, 6 recuperi.

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Memphis Grizzlies @ Dallas Mavericks 99-111

Quattro vittorie negli ultimi cinque incontri sono dei Memphis Grizzlies, ma Dallas riesce ugualmente a strappare il successo soprattutto grazie a un Dirk Nowitzki di nuovo in forma. Proprio il tedesco si concede anche il lusso di schiacciare nel primo quarto, mentre i texani costruiscono già un ampio vantaggio sul 32-16. Nel secondo periodo Dallas tocca anche il +20, ma i Grizzlies riescono addirittura a tornare a -5 dopo il canestro di Bayless. Monta Ellis riesce però a rubare una palla e schiacciare in contropiede, questa azione dà una scossa ai Mavs, che nel quarto quarto allungano e riescono a conquistare la vittoria davanti ai propri tifosi.

MVP: Dirk Nowitzki, 24 punti, 6 rimbalzi.

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Toronto Raptors @ Milwaukee Bucks 97-90

Le squadre sono le stesse, ma il campo è cambiato. I Bucks hanno fatto sostituire il parquet che, proprio contro i Raptors nell’ultima partita di pre-season, aveva dato così tanti problemi per via della propria viscosità. Parte bene Toronto che, con le schiacciate di Terrence Ross, Landry Fields e Rudy Gay si costruiscono un discreto vantaggio nella prima metà di gara. I canadesi toccano il +12 sul canestro di DeRozan nel terzo quarto, ma nell’ultimo periodo i Bucks tornano sotto: prima John Henson e poi Giannis Antetokounmpo firmano il -8. OJ Mayo dalla lunga distanza mette paura ai Raptors con il canestro del -1, per poi firmare la parità sempre da tre punti sull’85-85. I Bucks avrebbero l’opportunità di passare a condurre, ma Middleton sbaglia il layup e dalla’ltra parte è Lowry a segnare l’87-85. Chiude il match DeRozan con il canestro che manda in ghiaccio la partita.

MVP: Rudy Gay, 18 punti, 15 rimbalzi

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Houston Rockets @ Utah Jazz 104-93

Peggior inizio in 34 anni per gli Utah Jazz, che perdono anche contro gli Houston Rockets, che invece volando sul 3-0. Primo periodo che sorride alla squadra di casa, che tocca il 16-9 e chiude la frazione avanti 24-16. Nel secondo quarto i Jazz corrono in contropiede e catturano rimbalzi offensivi per acquisire un vantaggio di 16 punti. La squadra dello Utah però crolla nella seconda metà di gara, Jeremy Lin e James Harden colpiscono da tre punti per il -5. Howard con due schiacciate, la seconda su alley-oop di Harden, porta Houston per due volte a -1, poi Harden firma la parità, che arriva solo nell’ultimo periodo. Ancora Lin, autore di un’ottima partita, permette ai Rockets di allungare e conquistare il successo.

MVP: Chandler Parsons, 24 punti, 12 rimbalzi, 6 assist.

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San Antonio Spurs @ Portland Trail Blazers 105-115

Torna in campo Tim Duncan, che aveva saltato la partita contro i Lakers, ma i San Antonio Spurs si devono arrendete a Portland. Nel primo quarto i Trail Blazers tengono la testa del match, ma senza allungare, i texani sono guidati da Duncan, autore di 24 punti totali. Lillard nel secondo periodo firma il +8 per i Blazers, poco dopo il sophomore segna ancora, stavolta da tre punti, per il +11. Tutto il quintetto di Portland va in doppia cifra per punti, con ben tre giocatori sopra i 20, LaMarcus Aldridge continua a segnare e Nicolas Batum a distribuire e i Blazers restano in vantaggio. Parker nell’ultimo quarto segna il -7, poi Belinelli (19 punti) segna da tre punti per il -4. A 21 secondi dal termine però Matthews cattura una palla vagante e schiaccia per il +6 che chiude la partita. Sulla sirena dell’ultimo quarto, a partita ormai conclusa, Batum segna da centrocampo il canestro del 115-105 che gli regala la prima tripla-doppia stagionale: 11 punti, 12 rimbalzi e 11 assist per il francese.

MVP: Nicolas Batum, 11 punti, 12 rimbalzi, 11 assist.

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Sacramento Kings @ Golden State Warriors 87-98

Golden State si presenta alla sfida contro Sacramento vestendo le maglie con le maniche, secondo la nuova iniziativa di marketing della NBA. Stephen Curry in carriera ha mantenuto meno di 15 punti di media contro i Kings, ma inizia subito bene con la tripla dell’11-7. I Warriors toccano rapidamente il +10, dall’altra parte Sacramento non trova la via del canestro (nessuno dei titolari raggiunge la doppia cifra per punti e i Kings tirano di squadra con il 34% dal campo). I padroni di casa non perdonano e continuano a macinare canestri dalla lunga distanza con la coppia Curry-Thompson: 22 punti per il primo e 5/8 da tre, 27 punti e 3/8 dalla lunga distanza per il secondo. La schiacciata di Bogut nel terzo periodo vale il +20 per i Warriors, con Curry che, ancora da tre punti, segna il +27. Da qui in poi è garbage time, DeMarcus Cousins, uno dei più attesi, non pervenuto, per lui 8 punti e 7 rimbalzi in soli 18 minuti.

MVP: Stephen Curry, 22 assist, 12 assist.

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Per concludere, ecco la Top 10 giornaliera:

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Francesco Manzi

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