Consultinvest Pesaro – Red October Cantù 78-73
(22-15; 12-26; 23-15; 21-17)
QUINTETTI
Pesaro: Thornthon, Fields, Jasaitis, Nnoko, Jones.
Cantù: Dowdell, Pilepic, Darden, Calathes, Johnson.
ASSENZE
La VL non ha nessun infortunato, anche se Donatas Zavackas è a rischio taglio, mentre Cantù ha tutti a disposizione, con il dubbio Craig Callahan perché in settimana si è allenato ma non è sicuramente al top della condizione.
STATO DI FORMA
Pesaro non vince da da due partite ma ha portato a casa solo due punti sugli ultimi dieci a disposizione, però sa benissimo che se vuole salvarsi deve vincere almeno la metà delle partite che gioca in casa in questo girone di ritorno e i brianzoli sono obiettivamente un avversario alla loro portata, come dice la classifica.
La Red October è tornata a vincere dopo due KO di fila ed è consapevole che con questa vittoria chiuderebbe il discorso salvezza, mentre una sconfitta sarebbe davvero pericolosa per loro.
LA GARA
Inizio di match abbastanza contratto da parte di entrambe le squadre e al giro di boa della prima frazione siamo sul 10 a 8 per Pesaro. Fields e Thornthon iniziano ad ingranare nelle file marchigiane e la VL vola a +7 quando mancano due minuti alla fine della prima frazione di gioco. Al decimo minuto siamo sul 22 a 15 per i padroni di casa.
Nella seconda frazione di gioco la Consultinvest paga le tante assenze e una panchina molto corta, oltre ad un JaJuan Johnson sui livelli che i tifosi canturini conoscono. La Red October prima pareggia e poi dilaga, chiudendo all’intervallo lungo sopra 41 a 34, con JJJ già a 12 punti segnati, tirando però 5/7 dalla lunetta.
Al ritorno dagli spogliatoi Pesaro parte con un parziale di 7 a 0 che riequilibra subito il divario: 41 pari. Da questo momento in poi il match è in sostanziale equilibrio, con le squadre che si allontano di massimo un possesso: all’ultimo intervallo obbligatorio della partita siamo sul 57 a 56, grazie al libero trasformato da JaJuan Johnson.
Il quarto periodo non è cestisticamente prelibato perché si segna poco dal campo e la maggior parte dei liberi arrivano dalla lunetta. Nnoko e Jones si mettono in proprio nei minuti finali e il numero 21 pesarese segna una tripla, a due minuti dal termine, che potrebbe tagliare le game ai canturini ma Johnson is one fire e piazza la bomba che riporta i brianzoli a -5. A meno di un minuto dal termine, le scelta di Boston, Marcus Thornthon, si è inventato un canestro alla Micheal Jordan che chiude il match: Pesaro batte Cantù con il risultato finale di 78 a 73, reinvischiando i canturini nella lotta per non retrocedere.
SVOLTA DELLA PARTITA
Il canestro di Marcus Thornthon a meno di un minuto dalla fine.
MIGLIORI IN CAMPO
PES: Jones. 19 punti, 9 rimbalzi e in paio di canestri nel finale che hanno permesso a Pesaro di vincere.
CNT: Johnson. 22 punti e 9 rimbalzi anche per lui. Prova a vincerla ma i compagni non lo aiutano.
PEGGIORI IN CAMPO
PES: Ceron. Nelle rotazioni corte di Pesaro, è quello che meno entra in partita.
CNT: Pilepic. 0 punti in 21 minuti. Questa Cantù non può fare a meno del croato.
TABELLINI
Pesaro: Fields 19, Gazzotti 0, Thornthon 17, Jasaitis 9, Cassese 0, Ceron 2, Bocconcelli ne, Jones 19, Serpilli ne, Nnoko 12, Zavackas 0, Harrow . All. Piero Bucchi.
Cantù: Acker 11, Maresca ne, Cournooh 6, Baparapè ne, Parrillo 0, Pilepic 0, Calathes 10, Callahan 5, Darden 11, Dowdell 8, Quaglia ne, Johnson 22. All. Kiril Bolshakov.
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