Gianni Petrucci, Presidente FIP, ha parlato a La Gazzetta dello Sport della scelta di concedere a Gianmarco Pozzecco di passare da allenatore della Nazionale full time a part time e tanto altro, compresa la sua ricandidatura e una piccola polemica con Malagò:
Com’è andata?
“Non sono mai stato convinto che il part time per un c.t. fosse una buona scelta. Ma ho visto come vanno le cose e i tempi cambiano. Ho riflettuto, mi sono confrontato con il vicepresidente vicario Federico Casarin, numero 1 di Venezia, e abbiamo deciso di lasciarlo libero”.
La Germania però ha detto no.
“Non siamo la Germania. Diceva Cicerone: Quot capita, tot sententiae, tante teste, tanti pareri“.
Ricandidatura di Petrucci
“Sui limiti ai mandati, il Parlamento ha detto che posso ricandidarmi: perché non accontentarlo?”.
Pre-Olimpico
“Difficilissimo. Mi dispiace che il presidente del Coni non citi la pallacanestro parlando delle squadre nazionali che possono ancora qualificarsi a Parigi. Si parla tanto di cultura della sconfitta, poi si perde e apriti cielo“.
Giudizio sul Mondiale dell’Italbasket
“Sono parzialmente soddisfatto. Prima dell’inizio c’era chi diceva che non avremmo fatto strada, invece siamo arrivati ai quarti. Dopo tanti anni, nelle ultime stagioni abbiamo giocato due Mondiali e siamo tornati anche all’Olimpiade, dove siamo arrivati quinti. I risultati ci sono, anche nel tre contro tre”.
Datome in FIP
“Dipende da lui. L’ho visto a Roma da poco, ci siamo parlati. In FIP può ricoprire qualsiasi ruolo. Gigi è il figlio che ogni famiglia vorrebbe avere”.
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