Petrucci: “La Coppa Italia sembrava straniera, voglio 2 extra per squadra”

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L’infinito dibattito sui giocatori italiani e stranieri nel nostro campionato torna ad essere subito d’attualità per merito delle dichiarazioni del presidente della Fip, Gianni Petrucci, riportate dai quotidiani “La Gazzetta dello Sport” e “Il Corriere dello Sport”. L’ex numero 1 del Coni non usa toni leggeri per denunciare la presenza eccessiva di giocatori stranieri nella nostra lega, in cui il numero degli italiani protagonisti non è così florido e numeroso. Ecco le sue parole:

“La Coppa Italia appena disputata è stata una coppa straniera. Da presidente della federazione non posso accettare che il campionato italiano venga giocato quasi esclusivamente da stranieri. Voglio dialogare con i presidenti della Lega: non voglio imporre nulla, ma cercare di ridurre a due il numero degli extracomunitari. Infatti, a causa delle normative dell’Ue, non possiamo agire sul numero dei comunitari. Si dice che gli americani servano per poter essere competitivi nelle coppe europee, però mi sembra che l’unica ed ultima a vincere in Europa sia stata Reggio Emilia, che fa giocare quasi tutti italiani”.

Parole forti per esprimere un concetto ben preciso e per delineare gli intenti di un programma futuro. Sarà però attuabile? Difficilmente le esigenze di tutti potranno trovare un valido compromesso. Resta però il dubbio: c’è un’abitudine diffusa a non dare fiducia agli italiani o, semplicemente, gioca chi viene reputato più meritevole? Non sarebbe giusto così in effetti?

Così come esiste una realtà di Sassari, magari non particolarmente gradita a Petrucci, ci sono squadre come Reggio Emilia, Trento e Cremona che sposano maggiormente la causa azzurra. Sarà sempre il campo a decretare chi avrà avuto le strategie migliori, senza l’impellente necessità di vincoli troppo eccessivi.

 

Bernardo Cianfrocca

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