Pistoia si aggrappa ad Enzo Esposito per continuare a stupire

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Roster

PM: Ronald Moore, David Cournooh

G: Corey Hawkins, Brandon Solazzi

AP: Terran Petteway, Eric Lombardi

AG: Marcus Thornton, Michele Antonutti (CAP)

C: Nathan Boothe, Daniele Magro, Marco Di Pizzo

Coach: Vincenzo Esposito (confermato)

Corey HawkinsLa stella: Corey Hawkins

Lui – per quello che abbiamo visto fin qui – la stella del nuovo Pistoia Basket, da quest’anno targato The Flexx. La guardia USA classe 1991 e originaria di Philadelphia è volato al PalaCarrara dopo una stagione in D-League tra Sioux Falls Skyforce e Idaho Stampede e dopo aver disputato la Summer League di Las Vegas con Golden State. Figlio d’arte, il padre Hersey ha giocato quasi 1000 gare in NBA, è un ottimo tiratore dall’arco, specialità di cui a Pistoia c’è necessità. Un giocatore che se innescato bene dai compagni può far esplodere la bolgia del PalaCarrara. Diciassette punti nella vittoria del Trofeo Lovari di Lucca, 20 contro Virtus Bologna nel Trofeo Porelli e ancora 15 nella vittoria della The Flexx contro la Mens Sana Siena. Questi i numeri con cui si è presentato ai proprio di tifosi non appena le gambe pesanti per la preparazione hanno iniziato a sciogliersi.

L’arma in più: la continuità

Mai Pistoia aveva confermato così tanti giocatori nella massima serie – qui un altro record, quello di aver allungato il contratto di un americano, il play Moore – e mai aveva chiuso il mercato tanto presto. Corey Hawkins, l’ultimo colpo regalato dalla proprietà a coach Esposito, è stato firmato il 12 agosto. I patti con Marcus Thornton sono stati rispettati e dopo un anno ai box per infortunio, Marcus è pronto a prendersi Pistoia. Oltre a lui e a Moore è rimasto in Toscana Michele Antonutti, che formalizza le sue doti da leader con la carica di capitano. Anche Eric Lombardi è rimasto, scegliendo Pistoia per crescere ancora. Come terzo lungo ci sarà ancora il giovane di Pizzo, che disputerà anche l’Under 20. Per continuare a stupire chi ogni anno dà i biancorossi per spacciati e per continuare a farlo con il budget più basso della lega, un gruppo di senatori da cui ripartire è il massimo. A questo dobbiamo aggiungerci il proseguo del rapporto con Vincenzo Esposito. El Diablo rispetterà l’anno di contratto e siederà di nuovo sulla panchina del PalaCarrara: senza tanti nomi altisonanti in campo è lui il traghettatore di questa squadra.

Il mercato estivo

Chiuso a tempo record il 12 agosto, il mercato ha visto ancora una volta la The Flexx dover fare i conti con un budget piuttosto limitato. Il gruppo di italiani è stato rimpolpato con David Cournooh, che se migliorerà le sue prestazioni come play sarà un jolly importantissimo vista la partenza di Filloy – Ariel veniva infatti tranquillamente impiegato sia in cabina di regia che come guardia – e con il ritorno di Daniele Magro. Il lungo ex Olimpia era già stato a Pistoia due anni fa, senza impressionare particolarmente; un anno di esperienza con i meneghini e la vittoria di Scudetto e Coppa Italia dovrebbero però aver impreziosito il suo bagaglio. Il primo USA ad essere firmato è stato Nathan Boothe, classe 94 e prodotto di Toledo, a primo impatto è parso la controfigura di Kirk: bianco come lui, con lo stesso numero di maglia (53) e precisione nel tiro dalla media e lunga distanza. Vedendolo in azione le differenze però sono palesi, con Boothe che è molto più snello e dinamico per quella che è la sua mole. Ala piccola e guardia sono stati ruoli che hanno occupato la dirigenza pistiese a lungo. Come scritto, il secondo se lo è preso Hawkins, lo slot di AP è stato invece occupato da Terran Petteway. Una trattativa lunga, intramezzata dalla suggestione del ritorno di Blackshear (poi a Forlì) che alla fine ha visto l’ex rasta di Galveston vestire la maglia biancorossa. Reduce da 49 gare con i Fort Wayne Mad Ants sarebbe dovuto essere lui il faro offensivo della The Flexx ma deve ancora accendersi del tutto.

Le aspettative

A nulla servirà aver dato continuità alla rosa dello scorso anno – che si piazzò sesta – se ciò non sarà accompagnato dall’umiltà dei tifosi e della piazza, che non potranno permettersi di storcere il naso di fronte alle sconfitte. “Azzerare” è il diktat della proprietà e dello staff tecnico, a più riprese espresso. Pistoia parte ancora con il budget più basso, senza USA navigati ma giovani da amalgamare nel corso della stagione che non hanno la minima idea di cosa voglia dire giocare in Italia. Pistoia, perciò, parte ancora con l’obiettivo di salvarsi. Il più velocemente possibile.

 

Redazione BasketUniverso

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