La sconfitta contro Brescia è stata forse la goccia che ha fatto traboccare il vaso: in casa Reggio Emilia, ormai la situazione è diventata più che preoccupante con la squadra che non riesce più a ottenere risultati utili e continua a brancolare pericolosamente nelle zone basse della classifica. Al termine della gara, coach Devis Cagnardi ha espresso tutta la sua rabbia nei confronti dei suoi giocatori, ma non sono mancate le dichiarazioni del DS Frosini e del patron Landi, che non si risparmiano nel condannare la prova deludente degli atleti biancorossi.
Ai microfoni de “Il Resto del Carlino”, l’amarezza del direttore sportivo si esprime in queste parole:”Non so più come correggere il tiro: io che sono stato giocatore conosco cosa vuol dire l’onta della retrocessione. Invece qua vedo troppa serenità sui volti di chi veste la casacca biancorossa. Forse sto sbagliando a non mettere su di loro maggiore pressione. Sto dando il 110% per permettere a questa società di rimanere dove l’abbiamo portata. Chi va in campo questo non lo sta facendo.” E ancora:”Sul parquet non vedo gente che sputa sangue, c’è chi giggioneggia. Spesso chi sostituisce il proprio compagno, anziché dare un cambio di ritmo verso l’alto, lo abbassa addirittura.” Sempre agli stessi microfoni, gli fanno eco l’imprenditore reggiano:“Se retrocedono che sia chiaro, retrocedono loro e non io. In campo ci vanno questi giocatori e questi allenatori, non io, scrivetelo (rivolto alla stampa presente, ndr). Io non so più cosa farci, ho comprato tutti i giocatori che servivano, ho fatto tutto il possibile umanamente e dal punto di vista economico e sportivo. Adesso devono pensarci loro a cosa fare. Io non ho più parole. Male, male e ancora male. Male tre volte. Scontri come questi, nella nostra situazione, vanno vinti, non ci possiamo permettere questo risultato.”
Anche la presidente Ferrarini non è da meno:”Peccato, era una partita da vincere assolutamente. Invece ho visto in campo giocatori, che dovrebbero essere i nostri pilastri, ciondolare con un atteggiamento inaccettabile e incomprensibile. […] Sono delusa, molto. A questo punto dobbiamo solo guardarci alle spalle per non retrocedere. Cosa dobbiamo fare? Chiamiamo uno psicologo? Ormai non ci rimane altro!” Chiude il cerchio di delusione anche il vicepresidente Paterlini:”È un’annata da dimenticare. Siamo piombati di nuovo in fondo alla classifica. Non potevamo perdere contro Brescia. Ho visto troppi errori in campo, soprattutto in attacco, al di là dell’arbitraggio insufficiente che ha decretato falli sbagliati da entrambe le parti. Giocatori come Llompart e Rivers non erano in partita.”
La trasferta di Torino sarà di certo una prova del fuoco, alla quale la squadra dovrà rispondere in maniera convincente.
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