Lefteris Mantzoukas

Lefteris Mantzoukas, pazienza e duro lavoro per crescere nel Panathinaikos

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Ritorna la nostra rubrica incentrata sull’analisi dei migliori prospetti del vecchio continente, che per la prima volta va a pescare in Grecia: con Giannis Antetokounmpo come figura simbolo della palla a spicchi ellenica degli ultimi anni, è difficile pensare a giocatori in prospettiva che possano seguirne e imitarne il processo di costruzione come giocatore NBA.

Negli anni che si sono susseguiti dallo sbarco della stella dei Bucks nel campionato più competitivo a livello globale, poche speranze si sono presentate all’orizzonte (Agravanis, Papagiannis, Kostas Antetokounmpo, recentemente i fratelli Kalaitzakis e Rogkavopoulos) e il loro upgrade non è stato sufficiente per soddisfare le richieste oltreoceano. Ora, il candidato ad essere una prossima speranza per la Grecia risponde a nome Eleftherios Mantzoukas.

Classe 2003, si forma cestisticamente nella sua città natale di Ioninna, ma la sua capacità di far canestro spinge il Patras a prenderlo nella propria academy per formarlo: il talento del ragazzo è tenuto in ben alta considerazione, tanto che il debutto con la prima squadra in A1 arriva ad appena 14 anni contro il Panionos. Nella stessa stagione parte anche titolare nella partita contro l’Olympiakos siglando 12 punti in 31′.

Negli anni successivi il ragazzo rimane fisso nella prima squadra (debuttando anche a livello internazionale in Champions League ed EuroCup), anche se solo come cambio e sempre con un ruolo marginale nel gioco del Promitheas. Tuttavia il talento vuole emergere e a livello nazionale nell’estate 2020 parte la contesa tra Olympiakos e Panathinaikos per accaparrarselo: sono i Greens a strappare la promessa agli eterni rivali con un contratto quinquiennale. Andiamo a scoprire il giocatore.

 

ELEFTHERIOS MANTZOUKAS

NATO: 8/7/2003

IN: Ionnina (Grecia)

RUOLO: Point Forward

SQUADRA: Panathinaikos

 

 

 

 

 

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FISICO

206cm per 100kg. Possiede una taglia fisica adeguata per le ali moderne, a cui aggiunge un buon lavoro di piedi e movimenti slanciati per aprirsi lungo tutto il campo. Può migliorare sul piano dell’esplosività per innalzare il suo livello di atletismo. Si muove costantemente, bravo a muoversi con agilità negli spazi con e senza palla. La maggiore lacuna probabilmente rimane la capacità di assorbire e resistere ai contatti, oltre a una fisicità che non riesce a far valere come fattore aggiunto al proprio repertorio su ambo le metà campo.

 

TECNICA

Possiede un set che lo rende un giocatore intrigante come Point Forward: la sua capacità di palleggio gli consente di giocare come handler secondario, in supporto alla PG per avviare l’attacco, o di guidare la transizione a tutto campo, anche se non ha la stessa capacità di gestione e protezione della palla dei playmaker. Può essere più veloce nei crossover e disarmante con il primo passo. Ha anche inusuali doti da passatore, che sia da PnR o nello scaricare per un tiro migliore, può essere più creativo nella visione e nel timing del passaggio. Raggio di tiro e opzioni a disposizioni illimitate: predilige crearsi la conclusione personale, anche se possiede una meccanica incompleta e con un rilascio poco fluido. Sviluppare fiducia è uno dei punti senz’altro da limare, ma soprattutto deve selezionare meglio i tiri senza forzare o affrettare i tempi. Solido rimbalzista, ha un buona tempistica nel saltare per catturare la palla e far partire una nuova transizione, inoltre aiuta dentro l’area per negare tiri facili alle guardie avversarie.

ATTACCO

Senza dubbio, a livello giovanile, Mantzoukas è un realizzatore di prima fascia con un largo set a sua disposizione, anche se sembra ci siano due versioni dello stesso giocatore: quello da isolamento, che tenta di accendersi a suon di tiri e affondi dentro l’area senza contegno, e quello di sistema, che rallenta il suo fervore per giocare con i compagni tramite PnR o penetra-e-scarica. Sicuramente dovrebbe dimostrare maggiore coscienza nel suo decision-making. Forza spesso e volentieri le penetrazioni nonostante non riesca a prendere vantaggio o venga chiuso nel traffico dell’area, confidando nella sua aggressività realizzativa e nell’uso intelligente del vetro per facilitare l’appoggio. Giocando con i compagni, risulta più efficace riuscendo a creare separazione o addirittura un vantaggio contro il proprio marcatore. Lontano dalla palla, è sempre in movimento sul perimetro in attesa di ricevere per palla o se la va a prendere per risolvere le offensive. Nel contesto professionistico, il suo ruolo si riduce notevolmente ma questo può aiutarlo a crescere sotto il profilo della mentalità di squadra e di come coniugarla a un repertorio offensivo vasto come il suo.

 

DIFESA

Non un difensore d’élite per attitudine ed energia, ma la mobilità di gambe e il telaio corporeo gli consentono di marcare diversi ruoli. Può migliorare sul piano dell’equilibrio per tenere la posizione nella difesa a uomo, tuttavia sono l’IQ e la reattività lontano dalla palla a mettere in difficoltà Mantzoukas. Spesso perde l’uomo o si muove per aiutare quando non dovrebbe, lasciando spazi scoperti per gli avversari. Progredire su questo aspetto è una condizione necessaria per guadagnarsi minuti in Eurolega.

 

Insomma, parliamo di un talento cristallino con caratteristiche peculiari, che influenzano notevolmente il gioco per sé e per i compagni. Mantzoukas è ancora nel primo anno di contratto con la formazione biancoverde, in cui si è fatto vedere solo in rari scampoli di partita. L’obiettivo è crescere sempre di più in modo da diventare un fattore importante per il futuro, ma è ancora troppo presto per poter fare previsioni su un futuro luminoso. Si comincerà a capire solo nei prossimi 2-3 anni se davvero ci sarà la possibilità di tentare la carta NBA. Kali tychi, Lefteris!

 

IMMAGINE IN EVIDENZA: fiba.basketball

Federico Gaibotti

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