Steph Curry alla Gazzetta: “Gallinari è un giocatore unico. Kobe una leggenda!”

NBA News

Questa mattina è uscita un’intervista realizzata da Massimo Lopes Pagna su La Gazzetta dello Sport a Wardell Stephen Curry, per tutti Steph Curry. 
Il #30 dei Warriors ha toccato parecchi temi all’interno della sua lunga intervista alla Rosea: partendo da cosa rappresenta per lui Kobe Bryant, arrivando a parlare di Danilo Gallinari, passando dai complimenti di Nash nei suoi confronti.

Cos’ha rappresentato Kobe Bryant per lei?

Una leggenda. Ha letteralmente cambiato il modo di giocare la pallacanestro, addirittura ispirando un’intera generazione, compreso me. Quello che amo/amavo di Kobe è la sua leadership e la sua voglia di vincere, senza dimenticare la sua pretesa di essere ogni volta un giocatore migliore, non commettendo più l’errore fatto la volta prima”.

Steve Nash ha detto che lei è l’evoluzione in persona del gioco, nonché il miglior tiratore della storia, concorda su queste affermazioni?

“Naturalmente queste frasi mi lusingano, soprattutto se arrivano da un grandissimo campione qual è stato Steve Nash. Lui mi ha assistito come consulente quest’anno e spesso mi ripeteva che gli piace moltissimo il modo di tirare ma ormai non ha più molto da insegnarmi da quel punto di vista (ride n.d.r.). Il che è pazzesco perché quando ero un ragazzino io mi

Stephen Curry, miglior giocatore NBA per Miss Italia

ispiravo a lui, davvero Nash è stata una mia grandissima fonte d’ispirazione.
Per quanto riguardo il tiro, io non mi sento inferiore a nessuno ma ci sono grandi campioni come Ray Allen e Reggie Miller che sono riusciti a mantenere percentuali altissime per parecchi anni”.

Noi italiani abbiamo provato a portare il nostro Danilo Gallinari a Toronto ma non ci siamo riusciti. Qual è la sua opinione sul Gallo, visto che ci ha giocato contro moltissime volte?

“Danilo è un grandissimo talento, è unico. Sfortunatamente ha perso due stagioni di fila a causa degli infortuni ma è stato bravissimo a rialzarsi e credetemi che non è così scontato. Lui è molto alto e ben fisicato, può giocare in tutti gli ruoli offensivi e poi ha quella peculiarità di sapersi guadagnare falli come nessuno meglio di lui sa fare in NBA ed è per questo che lo odiamo (lo dice naturalmente con il sorriso sulle labbra n.d.r.)”.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.