Venezia-Sassari la sala stampa. De Raffaele: “Girata con la difesa; la serie sarà lunghissima.” Pozzecco: “Non cambia niente, ancora più orgoglioso”

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Partita intensa, la spunta la Reyer nel finale. Ecco il commento dei due coach.

Parla per primo il coach ospite Gianmarco Pozzecco: “Sono qui per l’ennesima volta a ringraziare i miei giocatori, 22 vinte su 23 è straordinario. Sono clamorosamente orgoglioso dei miei ragazzi, a me non è mai capitato. Complimenti a Venezia, ha giocato una grande partita. Ribadisco l’enorme affetto che provo nei confronti dei miei ragazzi, oggi ancora di più: sono clamorosi e fantastici, non ne avete idea. Con questa sconfitta non cambia niente, sono quasi contento perché oggi capiranno che il mio condizionamento non è dettato dalle vittorie ma da come sono loro. Ripeto 22 partite su 23 vinte, clamoroso. Mcgee in panchina nel finale? Ha chiesto lui il cambio, l’avrei tenuto in campo.”

È il turno di De Raffaele: “Una vittoria importante, abbiamo giocato una partita diversa tra primo e secondo tempo. Abbiamo tirato molto e abbiamo sbagliato, eravamo anche sotto ritmo. Nel secondo tempo abbiamo avuto un’altra energia, nonostante il talento di Sassari: l’abbiamo girata a livello tattico, alternando le difese e abbassando il quintetto. Questo ci ha dato più energia: Haynes ha preso per mano la squadra, cercando gli spazi giusti. Naturale subire qualcosa a rimbalzo. Per gara 2 dobbiamo sistemare un po’ di cose anche perché la serie è lunghissima. Il nostro marchio di fabbrica è la difesa: nel secondo tempo abbiamo concesso 33 punti a Sassari. Possiamo anche non fare canestro in attacco, siamo una squadra operaia e dobbiamo lavorare. Prendere le cose giuste e cambiare ciò che abbiamo sbagliato.”

Ai microfoni della sala stampa anche il mattatore del finale Haynes, autore di 15 punti: “Il tipo di gara che ci aspettavamo, tra due squadre forti. Non so se l’abbiamo girata solo con la difesa, devo rivederla: sicuramente quando difendiamo bene sulla palla siamo avvantaggiati e riusciamo a comandare la gara a livello di intensità. I playoff sono il momento che preferisco perché non c’è un domani: tutto quello che succede in questo momento della stagione potrebbe essere decisivo. In regular season si provano sensazioni diverse: i playoff contano e amo giocare queste partite.”

Redazione BasketUniverso

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