Verso Fortitudo Bologna-Montegranaro, le parole di Pozzecco e Ceccarelli

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Fortitudo Bologna: Gianmarco Pozzecco

“In questi giorni ho rivisto amici, ragazzi che spero di amare, poi verranno fuori tante situazioni che cambieranno il percorso portandolo dove non si vorrebbe, ma sono molto contento di andare in palestra e rivederli. Al Centrolame ho visto Rosselli e abbiamo parlato tanto di altre cose, voglio che sia così perché sono questo tipo di persona. Altre cose: non so proprio chi lasciare fuori, non ne ho idea, non ce n’è uno più scarso degli altri e non è bello andare da un giocatore e dirgli che starà fuori, preferirei una coltellata. Ma devo farlo, ho parlato con Matteo, è una scelta che deve essere fatta. Comunque, chi starà fuori non sarà per sempre, dato che la qualità è altissima in tutti. Poi dico che il primo allenamento l’ho visto dalle tribune, poi l’ho fatto con lo staff, adesso stiamo mettendo qualcosa a posto ma molta responsabilità sarà di Comuzzo, domani, ripetendo che se vinceremo sarà merito suo e se perderemo sarà colpa mia, e di nessuno altro. Io ho 3 mb nella mia testa, e non sono ancora riuscito ad avere un quadro completo: lui è più bravo, il quadro ce l’ha, ed è giusto che abbia il suo spazio alternandosi con me. Quindi non spaventatevi se spesso sarò seduto a fare le veci del vice”

Come sarà ritornare al Paladozza? “Piangerò, penserò a cose brutte per non farlo. A finire sotto un treno, a quando mi mandarono via. Ci sono posti dove non allenerei mai, tipo Cantù, perché non potrei farlo. E gli attestati di stima ti fanno felice. Io non ritengo di essere allenatore con caratteristiche da A2, ma per la Fortitudo si fa.”

Cosa sai di Montegranaro? “Niente, studierò nel pomeriggio. Conosco Amoroso da quando è nato, è un fenomeno e lo sanno anche i miei giocatori. Di certo un ex giocatore non ha grande esperienza, quando allena, nel campo dell’analisi, e per questo non è male fare anche da vice. E grazie al lavoro dello staff, che sa cosa dovremo fare contro Montegranaro, sapremo cosa dire ai giocatori.”

La prima impressione che ti ha dato la squadra e la prima cosa che vorresti cambiare? “Gente che mi guarda pensando ‘adesso chissà cosa farà questo’. Ma ci sono cose da pazzo che non farei più. E anche chi viene a sentire le mie conferenze stampa sa benissimo che non finiremo a parlare di come sarà la partita contro Montegranaro, o i ‘ringrazio i miei compagni perché mi hanno messo nelle condizioni di fare gol’: pirla, devi ringraziare chi non ti ha difeso. E per questo ringrazio Boniciolli, che non è mai stato banale. Da allenatore, però, capisci che se fai interviste con un certo tono rischi di far calare la tensione della squadra. Di certo, non dirò mai bugie. Cosa vorrei cambiare, invece? Ogni allenatore ha visioni diverse, ognuno allena a suo modo, e io vorrei mettere sul banco le cose che so fare io che non sono quelle che sapeva fare Boniciolli. Vorrei cambiare cose, ma ho bisogno di tempo: questa squadra è stata ben allenata, è seconda in classifica, quindi non c’è molto da modificare se non cose che piacerebbero a me. Ma non c’è tempo. Poi gli schemi di Matteo vanno benissimo, non è lo schema che fa la differenza ma il dettaglio, o i giocatori che li mettono in pratica: un pick and roll con Marconato è diverso rispetto ad uno con Van Den Spiegel, per dire. Io ho avuto grandi allenatori, il migliore è stato Recalcati, ma anche un grandissimo come Dodo Rusconi queste cose le evidenziava molto bene”

(Foto di Fabio Pozzati / Fortitudo Bologna) – Fonte dichiarazioni: Redazione Bolognabasket

Poderosa Montegranaro: Gabriele Ceccarelli

 

“Dobbiamo considerare tre aspetti sul momento della stagione della Fortitudo: viene da tre sconfitte consecutive, mai successo da quando è tornata in A2; ha perso in casa contro Treviso solo due settimane fa; arriva da un cambio di allenatore. Questi tre aspetti li mettono con le spalle al muro nella partita contro di noi. Ma non vogliamo assolutamente fare la vittima sacrificale. Ci siamo guadagnati questa serata di gala, con la possibilità di agganciarli e sorpassarli in classifica. Ci giocheremo tutte le nostre carte con il massimo impegno ma la minima ansia da prestazione e un sorriso sulle labbra che ci siamo guadagnati con mesi di lavoro e grandi prestazioni. La bellezza dello sport è che nulla di quello che sembra già scritto deve per forza tramutarsi in realtà, altrimenti grandi imprese come la vittoria degli universitari americani sui campioni dell’Urss alle Olimpiadi dell’’80 non sarebbero mai accadute. O come quella dell’Italia di basket contro gli Usa, quell’Italia che nel 2004 mandò al tappeto il Dream Team guidata da Gianmarco Pozzecco proponendo un basket scintillante e di gran cuore. Quella Nazionale la guardavo con grande ammirazione proprio per Pozzecco, il giocatore che mi ha fatto innamorare della pallacanestro quando avevo 12 anni. Per cui per me pensare di averlo davanti come avversario e provare a batterlo sarebbe una soddisfazione doppia. Sono sicuro che la squadra avrà la mia stessa carica e voglia di vincere, in settimana lo ha già dimostrato. Sarà una vera battaglia sul campo più caldo d’Italia, ma noi vogliamo essere come Rocky che manda al tappeto Ivan Drago davanti al pubblico di Mosca”.

(Foto dalla pagina ufficiale Poderosa Montegranaro)

 

Andrea Grossi

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