La scorsa notte i Cleveland Cavaliers hanno sconfitto piuttosto agevolmente i Toronto Raptors (128-110) e si sono aggiudicati gara 2 di semifinale. Sugli scudi come sempre il solito dominante LeBron James: il Re ha chiuso con 43 punti, 14 assist e 8 rimbalzi, guidando per mano i suoi all’allungo nel secondo tempo.
LeBron ha mostrato tratti di onnipotenza cestistica, mettendo in svariate occasioni in difficoltà la difesa dei Raptors e dimostrando ancora una volta di aver raggiunto livelli di pallacanestro incredibili. Nel postpartita della gara, proprio in riferimento alla sua crescita, James ha prima elogiato e poi ringraziato il coach dei Raptors Dwane Casey:
Non ero così forte durante quella serie. Non ero un giocatore completo. Casey aveva pensato ad una strategia per mettermi in difficoltà, per non farmi fare le cose in cui eccellevo e per farmi fare quelle in cui non ero bravo. Lui è una delle cause della mia crescita, grazie anche a lui oggi sono quello che sono.
Il numero 23 dei Cavs sta facendo riferimento alla serie di Finali del 2011 in cui la sua squadra, i Miami Heat, dovette issare bandiera bianca ed arrendersi ai Dallas Mavericks. In quei Mavs proprio Dwane Casey sedeva al fianco di Rich Carlisle nel ruolo di assistente allenatore; James fu infatti limitato durante gli scontri con i Mavs e tenuto a 17.8 punti di media e circa tre viaggi alla lunetta a partita, a differenza degli oltre 27 punti e dei quasi 8 liberi a partita tentati durante la stagione regolare.
Photo Credits: Credit: Nick Turchiaro-USA TODAY Sports
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