Simone Pianigiani, neo allenatore dell’EA7 Emporio Armani Milano, ha rotto gli indugi con Vincenzo Di Schiavi sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, parlando a trecentosessanta gradi della sua nuova esperienza meneghina.
LA SQUADRA
Abbiamo avviato un percorso nuovo fatto di maggiore fisicità, imprevedibilità, chiarezza e responsabilità dei ruoli. A livello di ala grande eravamo abbastanza a posto, servivano play, guardia, ala piccola e centro titolari. Goudelock e Micov portano esperienza, Theodore, Young e Bertans la fame di chi vuole crescere ancora. Poi abbiamo un gruppo di italiani, giovani e meno giovani, che ci darà etica del lavoro e serietà. Abbiamo un’idea chiara del percorso: ci costruiremo nel tempo, anche se dobbiamo essere pronti nell’immediato. Non ragioniamo sulla singola partita, ma vogliamo giocare per stare in alto”.
ESSERE COMPETITIVI IN EUROLEGA E IN ITALIA
La soluzione non è ancora stata trovata. Trenta gare di stagione regolare in Europa, altrettante in Italia in un campionato che è tornato vivo. Chi vuole arrivare in fondo sfiorerà il tetto delle 100 partite. È una trasformazione epocale in cui forza mentale e costanza diventano determinanti. Serve anche un balzo culturale e di interpretazione: a noi, per esempio, il calendario non ci aiuta”.
NO PIANIGIANI
Per la verità ho sentito molto affetto e rispetto per il lavoro che ho fatto in passato. Certo, non posso piacere a tutti”.
OBIETTIVI
Alzare qualche trofeo e vedere i tifosi felici”.
Potete trovare l’intervista completa sull’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport.
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