BERGAMO – TEZENIS VERONA 76-90
(16-26; 19-20; 23-23; 18-18)
Terza sconfitta di fila per Bergamo che deve arrendersi alla più attrezzata e solida Tezenis Verona. Lampante la differenza di taglia ed il dominio dei veronesi sotto i tabelloni (46 i rimbalzi degli ospiti, di cui 16 offensivi, contro i 30 dei padroni di casa). I bergamaschi non riescono quasi mai ad avvicinarsi al ferro avversario (12/21 da due), il tiro da tre punti è l’unica soluzione offensiva dei giocatori in maglia giallo-nera che alla lunga non riescono più a contrastare la forza d’urto di Jones (MVP del match) e compagni.
Inizio lanciato per le due squadre, Verona fa valere la maggiore stazza sotto i tabelloni con Maganza (6 punti) ma Bergamo risponde da oltre l’arco con le bombe di Cazzolato e Ferri. La prima spallata alla partita la danno gli ospiti con Pierich, che punisce la difesa bergamasca con due triple di fila lanciando i suoi sul 24-15. Il quarto si chiude sul 26-16 Verona dopo l’errore da distanza ravvicinata di Amato. La Tezenis continua a bombardare da tre punti sempre con Pierich (11 punti, 3/3 dalla lunga distanza) e si porta sul 37-21 quando il cronometro recita 6:10 da giocare nel periodo. A Pierich si aggiunge Palermo, che con tre bombe imita il compagno di squadra rispondendo alla zona bergamasca. Verona respinge il tentativo di rimonta da parte dei padroni di casa e si mantiene sulla doppia cifra di vantaggio a fine primo tempo (46-35).
BERGAMO: Solano 21, Piccoli NE, Cazzolato 9, Mascherpa 6, Ricci NE, Ferri 18, Magni NE, Fattori 12, Bozzetto 8, Sergio 2
TEZENIS VERONA: Dieng NE, Greene IV 13, Visconti 2, Jones 18, Amato 3, Oboe NE, Maganza 6, Palermo 11, Nwohuocha 4, Udom 16, Ikangi NE, Pierich 14
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Ci siamo salvati per il rotto della cuffia grazie a Pierich nel “primo tempo” e Greene IV nel “secondo”. Ricordo che Pierich in particolare è un rincalzo: è venuto a sostituire Totè che si è infortunato. Il DS Della Fiori intervistato da Poli a fine partita ha detto che ci sono degli aspetti mentali su cui dobbiamo migliorare… concordo su tutta la linea: Bergamo giocava senza una guardia e un pivot e ci siamo fatti letteralmente prendere dal panico. Ho notato che in molti americani che prende la Scaligera c’è questa sorta di convinzione per cui “siamo una squadra, non devo eccellere per forza, in fondo non spetta a me togliere le castagne dal fuoco”, purtroppo con tutti i buoni propositi che si possono fare a inizio campionato (“non ci dev’essere un vero leader” et similia) nella pratica si riscontrano situazioni in cui se l’USA di turno non va dentro per il tiro funambolico o per prendersi fallo la partita non si schioda. Greene IV e Jones non sono dei campioni di primissima fascia, ma in A2 possono tranquillamente tenere in scacco una difesa di una squadra di forza media, quindi che si diano da fare. Ragazzi… stavamo per perdere con un team che ha preso il primo rimbalzo in attacco nei primi minuti del quarto quarto… bisogna darci una svegliata. Amato per quanto mi piaccia come impostazione di gioco, controllo del corpo e tiro, ha sbagliato quasi tutto da fuori. A un certo punto era a 1/10 fra tiri da 2 e da 3. Visconti coraggioso ma impreciso, Nwohuocha molto buono sotto canestro e Udom lo definirei “necessario”, senza siamo proprio fottuti. Ho paura che questo sia l’anno della Fortitudo, non vedo la Scaligera come una competitor troppo pericolosa.