2-2 e palla al centro, quando gara 5 diventa più che decisiva.

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Warriors e Hawks hanno dominato le rispettive conference per la stragrande maggioranza della regular season ma i playoff sono diversi e, per fortuna, non c’è nulla di scontato quando si affrontano una testa di serie #1 ed una #5.

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Stephen Curry e compagni se la sono vista brutta, dopo aver perso in casa dopo mesi hanno perso malamente anche gara 3 mostrando evidenti segni di cedimento. In gara 4 hanno dimostrato di saper reagire: Curry ha ripreso in mano la situazione, Green che aveva segnato solo 6 punti con 1/8 dal campo e 1/6 da tre in GM 3 è tornato ai suoi livelli standard, così come Bogut che dopo aver scioperato difensivamente è tornato a fare ciò che sa far meglio, difendere il ferro.

Entrando nelle pieghe di gara 4 pare chiaro come i Warriors abbiano ritrovato il filo del discorso grazie alla difesa e al conseguente aumento del ritmo. Un dato su tutti spiega al meglio dove Kerr e i suoi abbiano vinto la partita: Andrew Bogut in aiuto al centro dell’area ha concesso solo 2 canestri su 18 tentati (!). Nell’altra metà campo sono passati dal 12/52 al tiro da tre delle due gare precedenti ad un 14/33 ed il risultato sono stati (quasi) 48 minuti di dominio assoluto.

Dal canto loro i Grizzlies rimangono fiduciosi (e ci mancherebbe altro). Hanno cancellato le certezze dei Warriors con due partite perfette, mai Kerr e i suoi avevano perso due gare in fila in questa stagione. Anche qui i motivi del loro dominio sono chiari: ritmo controllato, difesa asfissiante sui tiratori e tanto post basso. In gara 4 Zach Randolph ha prodotto solo 5 punti e 0 assist dal suo ufficio, nel resto dei playoff 11.9.

Lasciandoci le precedenti 4 gare alle spalle ora si gioca al meglio delle 3 e probabilmente i Warriors continuano ad essere leggermente favoriti: anche se con meno certezze hanno 2 partite in casa e, anche se hanno perso l’ultima, dalla Oracle Arena servono comunque delle gare perfette per uscire vincitori. Sarebbe troppo semplice dire che chi controllerà il ritmo vincerà, non è cosi. Mai nessuna delle due squadre riuscirà a imporre il suo ritmo all’altra e mai Kerr rinuncerà alla Small Ball o Joerger alle Twin Tower, tutto ruota attorno alla capacità di adattarsi alle situazioni senza snaturare il proprio gioco. Per farvi un esempio, in alcuni momento di gara 4 Kerr ha messo Bogut su Tony Allen in modo da poterlo piazzare in area a protezione del ferro, giocate e scelte di questo tipo decideranno la serie. Prepariamoci al meglio.

wallDue ore prima, sull’altra costa degli Stati Uniti, i Washington Wizards continueranno a spaventare gli Atlanta Hawks. Randy Wittman sta facendo un grandissimo lavoro, questo è certo: stanno giocando alla pari degli Atlanta Hawks senza il loro miglior giocatore, ancora in dubbio per Gara 5 e per il resto della serie. Attualmente sono la miglior squadra per punti su 100 possessi, per percentuale di rimbalzi controllati sui disponibili e sono secondi per percentuale reale di tiro, considerando i numerosi problemi fisici non un impresa da poco.

Un tema saliente della serie è il controllo delle aree. Entrambe le squadre giocano con due lunghi intelligenti, bravi ad occupare li spazi e a non fermare la palla ed entrambi gli allenatori usano spesso il quintetto piccolo. Sulla carta Horford e Millsap avrebbero qualche chance in più, ma Marcin Gortat sta giocando a livelli alti sin da novembre e Nene, dopo 2 punti nelle prime due partite è tornato ad essere un fattore. Per i Washington Wizards è troppo importante John Wall sia per la distribuzione e pericolosità offensiva che per contenere Jeff Teague che ha giocato alla grande le ultime due, distruggendo la difesa di Washington a suon di penetrazioni in Gara 4, terminata con 26 punti e 8 assist in 32 minuti di gioco, ai quali vanno aggiunti i 18 e 5 in 20 minuti di Schroder che, come il suo compagno ha trovato troppo spesso l’area libera.

Prima di terminare è obbligatoria la menzione di Paul Pierce, 37 anni, una gara decisa sulla sirena, una presenza costante, una giovane squadre sulle spalle ed una giocata nel primo quarto di gara 4 che, da tifoso sfegatato dei Celtics in epoca Big Three, fa scendere la lacrimuccia.

Con la sensazione che saranno due partite straordinariamente pesanti sul risultato finale della serie ed altrettanto combattute vi auguriamo una buona visione, appuntamento ore 2.00 italiane per Hawks-Wizards, 4.30 per Warriors-Grizzlies.

Luca Diamante

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