La A2 Ovest sta per salutare il 2015, e tra le sue piazze, Biella è sicuramente tra le più bollenti: dopo gli ultimi due anni che l’hanno sempre vista nelle zone alte a competere per i posti playoff, questa stagione sta scorrendo in un clima di alta tensione tra i risultati deludenti (nonostante il cambio di Hall al posto di Jones) che hanno relegato la compagine piemontese al penultimo posto in classifica con 4 vittorie e 10 sconfitte (7 in trasferta dove non ha mai vinto).
Tra le delusioni di questa stagione, c’è sicuramente Andrea La Torre: il promettente azzurro classe ’97 è arrivat,o come uno dei colpi meglio congegnati dal GM Sambugaro quest’estate, in prestito con l’intenzione di crescere, migliorare e soprattutto giocare ad alto livello. Finora tutte le aspettative sono decisamente crollate: il ragazzo in 13′ di impiego sta producendo 1.8 punti, 1.3 rimbalzi e 1 assist nelle 13 gare in cui è stato impiegato e nell’ultima sfida, nel derby contro Omegna, non è nemmeno entrato; il prodotto dell’Olimpia Milano non è più quindi un elemento valido, ma più un atleta che forse ha addosso tanta attenzione e responsabilità.
E’ di questa linea il patron Massimo Angelico, che oggi a Sportando ha dichiarato che all’ex-Stella Azzurra farebbe bene giocare nel settore giovanile affinchè affronti con più calma il suo percorso cestistico, ma il contratto non prevede l’opzione di giocare nell’U20 Eccellenza.
C’è tuttavia chi non la pensa come il presidente rossoblu, a cominciare da Riccardo Sbezzi, il top degli agenti italiani e, manco a dirlo, del gioiellino azzurro; in un’intervista rilasciata a La Stampa, nell’articolo curato da Stefano Zavagli, il procuratore ha dichiarato che mandare il suo assistito nella piazza piemontese, che tra l’altro è stata trampolino di lancio di un’altro suo assistito quale Pietro Aradori, è stato l’errore più grande della sua carriera. Ecco quanto segue:
«Dobbiamo dire come stanno le cose? Carrea mi ha dato in estate la sua parola che Andrea avrebbe giocato da playmaker titolare e che Grande era il cambio. La verità è che coach Carrea non ha mantenuto la parola. Se coach Carrea allena a Biella, siccome parla di rispetto dei ruoli, ricordo che Casalpusterlengo non lo voleva liberare e Biella per riuscire nell’intento ha adoperato i miei buoni rapporti con il dottor Curioni».
L’agente ragusano inoltre ha voluto spendere parole anche per Carrea e lo staff tecnico biellese: «Invece di dare lezioni al sottoscritto su come si gestisce un giocatore, Carrea e Biella dovrebbero pensare di vincere qualche partita in più».
E infine la decisione finale: «Ho già chiesto la disponibilità per trovare un’altra squadra, appena trovo la condizione ideale porterò via il ragazzo da Biella».
Quindi sarebbe il primo botto del 2016 se il rapporto già complicato tra La Torre e la società dovesse sfociare in una separazione; si attendono novità concrete nei prossimi giorni.
Appassionato di tutto il movimento cestistico italiano e internazionale professionistico e giovanile.
Collaboratore per BasketUniverso da Ottobre 2014
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