Acqua Vitasnella Cantù: una stagione di transizione che non ha annoiato i canturini

Serie A

cantù

E’ davvero difficile parlare di questa stagione dell’Acqua Vitasnella Cantù, fatta di molti alti e di tantissimi bassi, con cambio di proprietà e rivoluzione del roster in corso. Certamente non è stata una stagione anonima e che i tifosi canturini dimenticheranno facilmente (anche se alcuni vorrebbero farlo in fretta…).

In estata l’allora presidentessa Anna Cremascoli insieme al general manager Daniele Della Fiori avevano assemblato un roster fatto per la salvezza, con gli americani Heslip e Ross come punte di diamante della squadra. La squadra era molto giovane con un allenatore che non aveva mai fatto nessuna esperienza in Serie A da capoallenatore, Fabio Corbani, ma che nella sua lunga esperienza biellese aveva fatto benissimo con i giovani, soprattutto con quel Marco Laganà che veniva da un lunghissimo infortunio.
In estate c’era stata la possibilità di riportare in Brianza Metta World Peace, ma poi il “Panda canturino” ha deciso di gerasimenko cantùabbandonare quest’ipotesi per non rimanere ancora un anno lontano dalla famiglia, perciò ha firmato un contratto con i Los Angeles Lakers.

L’inizio di campionato è stato molto sfortunato e la squadra ha peccato d’inesperienza, basta solo pensare che a Reggio Emilia si trovava sopra di 21 e poi è andata a perdere all’overtime ma la prima vittoria da head coach di Corbani è arrivata alla quarta giornata in casa contro la Manital Torino, diretta concorrente per la retrocessione.
La svolta stagionale canturina è arrivata ad inizio novembre con la scelta da parte di Gerasimenko, magnate dell’acciaio in Russia e proprietario della squadra di Eurocup, in cui è anche giocatore, Krasny Oktyabr, di comprare la società da Anna Cremascoli, volendo costruire un nuovo palazzetto, insieme alla moglie, che i canturini aspettano da anni, e riportare la “Regina d’Europa” ai fasti d’un tempo.
Il primo acquisto stagionale del padron ucraino è stato Walter Hodge, arrivato in concomitanza con la prima vittoria esterna stagionale a Caserta, terza in otto giornate.
La settimana seguente a questa vittoria è stata particolarmente arzigogolata: Cantù voleva comprare JaJuan Johnson, giocatore proprio del Krasny, la sua squadra russa, ma aveva terminato i visti per il 5+5 (6), perciò il saggio Della Fiori è entrato nei meandri della burocrazia e Cantù è passato al 3+4+5 (avendo così 8 visti) ma mandando a referto sempre 5 stranieri e 5 italiani. Tutto questo perché? Derby contro Milano al Pianella. Per l’occasione sono giunte delle bellissime ballerine da paesi dell’Est-Europa e il finto Alessandro Gentile si è preso una torta in faccia da una di loro. Purtroppo per i canturini però sul campo c’è stata la vittoria di Milano per 71 a 78.

Verso metà dicembre, dopo una bella vittoria in Fiba Europe Cup contro l’Enisey, Gerasimenko decise di esonerare Corbani e di mettere al suo posto il russo Sergey Bazarevich, ex coach della Lokomotiv Kuban, quest’anno alle F4 di Eurolega.
Con il cambio del coach c’è stato anche lo stravolgimento del roster: via Hall, Hasbrouck, Berggren e Laquinton Ross; dentro Fesenko, Lorbek, Ignerski, Ukic, oltre ai già citati Hodge e JJJ.
bazarevich cantùCon questo netto miglioramento del roster, anche se è avvenuto gradualmente, sono pian piano cambiati gli obiettivi di Cantù, che è passata da puntare alla salvezza a sognare i playoff.
Alla Vitasnella si fa davvero tantissima fatica a trovare la giusta chimica di squadra e questo si vede in campo, poiché mancano i risultati necessari per portarsi in zona playoff e la sconfitta in casa contro Venezia, diretta concorrente, ha letteralmente stroncato le gambe dei canturini, obbligandoli a guardarsi dietro le spalle, tant’è che la salvezza è stata da loro raggiunta solo alla ventottesima giornata di campionato, grazie alla netta vittoria casalinga contro la futura retrocessa Obiettivo Lavoro Bologna.
Molti dei rimpianti canturini sono legati alla gestione di Bazarevich, a dir poco insufficiente in alcuni casi e in alcune situazioni, ma non solo i supporters l’hanno pensata così perché il tecnico russo è stato veramente vicino all’esonero, poi però si è deciso di proseguire con lui fino a fine stagione. L’amore tra Bazarevich e la piazza non è mai sbocciato, mai un coro, mai uno strisicione, e di certo nemmeno i risultati hanno aiutato da questo punto di vista.

Tirando le somme, per come si è sviluppata, questa può essere definita una stagione di transizione per Cantù perché alla fine la salvezza è stata centrata e quest’estate Gerasimenko regalerà agli Eagles tante gioie, visto che il primo nome del presidente russo è quello dell’ex mai dimenticato Manuchar Markoishvili.
In questa stagione, fatta di tanti bassi, un alto importantissimo è stato Abass, che è letteralmente esploso, diventando uno dei migliori giocatori della Lega, a lunghi tratti l’MVP, poi ha sofferto il poco utilizzo nei suoi confronti da parte di Bazarevich e le abass cantùsue prestazioni sono leggermente calate. Ma la dimostrazione che l’annata è stata strepitosa è che Awudu è già sul taccuino di Milano, la quale vorrebbe rimpiazzare capitan Gentile, qualora partisse, proprio con il ragazzo comasco, ma naturalmente Gerasimenko farà di tutto per trattenerlo, anche se la possibilità di giocare l’Eurolega…

 

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