Anche Doc Rivers tuona contro il razzismo

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Con un post sul suo profilo Twitter, Doc Rivers parla apertamente della bollente situazione in corso negli Stati Uniti in seguito all’omicidio di George Floyd.

Il coach dei Clippers cita suo padre, ormai deceduto e poliziotto per oltre 30 anni, che se avesse vissuto questi giorni sarebbe ferito dagli atti razzisti che stanno colpendo la popolazione afroamericana. Facendo riferimento ciò che anche egli stessi abbia dovuto subire nel corso degli anni a causa del colore della sua pelle, Doc Rivers parla di come non sia più il tempo di lasciar correre, di come non si possa solo giudicare determinate azioni senza chiedersi quali siano le cause che hanno portato ad esse e di come il tempo per il silenzio sia finito.

Infine fa un riferimento non troppo velato a Donald Trump, ricordando come il voto di novembre abbia un’importanza e un peso specifico notevole nell’economia del problema razziale che colpisce l’America.

Michele Manzini

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