E’ noto a tutti come Andrea Pecile, playmaker dell’Orlandina, sia molto attivo sui social network: nell’ultimo suo tweet, però, a differenza del solito tono scherzoso che lo contraddistingue, l’ex Pesaro e Fortitudo Bologna è parso contrariato per un motivo specifico.
Qualcuno della Fip può dire a @MettaWorldPeace che …. #welcometoitaly#piúnicknamespertutti#freedom#sunshinepic.twitter.com/kt0fKnN5X9
— AndreaSunshinePecile (@andreapecile10) 26 Marzo 2015
Pare infatti che prima dell’inizio della stagione in corso, Pecile e l’Orlandina abbiano fatto richiesta alla FIP per poter apporre sulla maglia del numero 11 il nickname “Sunshine” al posto del classico cognome ma, come mostra il tweet dello stesso Pecile, la federazione gli ha negato il permesso in quanto “non consentito dai regolamenti federali”.
Ieri pomeriggio, però, durante la presentazione del nuovo acquisto dell’Acqua Vitasnella Cantù, Metta World Peace, è stata svelata la maglia da gioco dello stesso, la quale presenterà sul retro il soprannome “The Panda’s Friend”, che non è il cognome dell’atleta. Perchè Metta sì e Pecile no? Potere del marketing.
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3 thoughts on “Andrea Pecile contro la FIP: perchè Panda’s Friend sì e io no?”