Il popolo della Virtus Bologna piange Jim McMillian, il “Duca Nero”, morto a sessantotto anni. Uno dei più grandi protagonisti del basket a Bologna e non solo: campione d’Italia nel 1980 con la Virtus, in una carriera che lo aveva già visto protagonista in NBA. A Bologna era arrivato a trentun’anni dopo essere stato scelto dai Lakers come prima scelta, conquistando due anni dopo l’anello. Da quel momento in poi, nove anni nel basket oltreoceano con i Buffalo Braves, i New York Knicks e l’ultima stagione con i Portland Trail Blazers (con medie di 13.8 punti e 5.3 assist).
Fu poi l’avvocato Porelli a portalo a Bologna aggiungendolo a campioni del calibro di Villalta, Caglieris, Bertolotti, Martini. Quell’anno la Virtus si riconfermò campione d’Italia battendo in finale Cantù, con un McMillian da 38 punti. Modi ed eleganza nobilissimi, riservato, molto tranquillo, un punto fermo e insormontabile in difesa; intuizioni geniali, mestiere e classe sopraffina che lo hanno caratterizzato sempre, anche quando la condizione fisica non era più delle migliori. A ricordarlo, oggi, i Lakers per voce del presidente Buss: “La sua perdita è un giorno triste per tutti noi, è stato un uomo chiave per la conquista del nostro primo titolo NBA a Los Angeles.” Anche la Virtus Bologna ricorda il suo “Duca Nero”, unendosi al cordoglio. Un pezzo di storia delle V nere che ha incantato su tutti i parquet su cui ha giocato, unendo fisicità all’eleganza nel modo di giocare, da “Duca Nero”.
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