Bilanci stagionali: Dolomiti Energia Trento

Pagelle Serie A

DOLOMITI ENERGIA TRENTO: 4° posto, eliminata ai quarti di finale play-off

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Stagione da incorniciare per la Dolomiti Energia Trento: dopo aver ottenuto nel 2014 la storica promozione in Serie A, ha debuttato a settembre al piano di sopra insieme a Capo d’Orlando. Da lì in poi una stagione sorprendente, ben al di sopra delle aspettative, chiusa al 4o posto, con 38 punti (19 vittorie e 11 sconfitte). I trentini hanno raggiunto l’apice a inizio maggio, quando alla consegna dei premi individuali ne hanno portati ha casa ben 3, ovvero miglior coach, miglior giocatore e miglior dirigente. L’Mvp Tony Mitchell ha chiuso la stagione anche come miglior marcatore della serie A. Dopo una stagione così esaltante la Dolomiti Energia si è ritrovata accoppiata con  Sassari, squadra esperta e navigata, nel primo turno della lotta per lo scudetto. Gli uomini di Meo Sacchetti hanno vinto la serie per 3 a 1, facendo finire così definitivamente il 24 maggio la stagione dei bianconeri.

Gran parte del successo di quest’Aquila va attribuito al dirigente Salvatore Trainotti (non a caso premiato a fine stagione) ed al suo staff. Il loro lavoro è stato egregio: ripartendo dagli italiani fautori della promozione

Tony Mitchell
Tony Mitchell

(Baldi Rossi, Forray, Spanghero, Pascolo), la prima mossa della dirigenza è stata mettere sotto contratto il capitano della nazionale under-19 Diego Flaccadori, già corteggiato dalla Varese di coach Pozzecco. Il bergamasco classe ’96 ha lasciato intravedere segnali incoraggianti durante la stagione, mostrando un potenziale da fuoriclasseTrainotti si è dato da fare per riempire il roster ed ha quindi aggiunto cinque giocatori statunitensi: Grant, Mitchell, Armwood, Owens e Sanders. La rosa composta da 10 giocatori ha vinto e convinto in stagione regolare, tanto che nessun giocatore è stato né assunto né tagliato. Un gruppo unito quindi, guidato soprattutto dall’estro realizzativo di Tony Mitchell: l’ex alabama al suo esordi in Serie A ha stupito tutti, diventanto il punto di riferimento di Trento. Sotto canestro invece hanno convinto molto i lunghi, Pascolo, Baldi Rossi ed Owens. Al loro debutto in serie A i due italiani non si sono lasciati intimidire ed hanno condotto, come l’anno precedente una stagione estremamente positiva.

 

Dada Pascolo
Dada Pascolo

Soprattutto Davide “Dada” Pascolo si è confermato giocatore insostituibile per Trento: pur lasciando solitamente molto in centimetri e doti atletiche ai lunghi avversari è stato un giocatore efficiente, con un alto grado di QI cestistico e sempre punto fermo della squadra: le sue cifre parlano di 11.8 punti e 7.2 rimbalzi in media in stagione, statistiche che si alzano ancora (13.3 punti, 10.3 rimbalzi) nelle 4 gare di play-off. Anche il centro Josh Owens, prodotto di Stanford reduce da una stagione a Tel-Aviv, si è poi dimostrato uno dei giocatori più solidi della squadra, portando costantemente punti e rimbalzi.

 

Regista di questo film così sorprendente è stato Maurizio Buscaglia, all’esordio in Serie A dopo anni di gavetta, salendo di livello in livello proprio con la squadra trentina. Il tecnico di Bari ha plasmato una buscagliasquadra giovane e atletica, il cui marchio di fabbrica le sono state le transizioni offensive. La stagione si è dimostrata al di sopra delle aspettative, ampiamente positiva sia nel girone di andata che in quello di ritorno. Fattore determinante per la squadra è stato anche il pubblico: il salto di categoria in Serie A Beko ha esaltato i tifosi trentini, che hanno riempito il PalaTrento. Rispetto alla media di 1764 spettatori dell’anno scorso in LegaDue, quest’anno la media si è alzata vertiginosamente fino a 3278, un aumento quindi dell’85%. La tifoseria si è fatta sentire ed ha di fatto trasformato il PalaTrento in un campo difficile per ogni squadra in trasferta, dove hanno vinto solo le big del campionato (Reggio Emilia, Venezia e Milano). La stagione regolare ha quindi arriso ai bianconeri, che tra marzo e aprile hanno visto 5 vittorie consecutive, interrotte da una sconfitta con la Reyer Venezia.La formazione così giovane e dinamica si è dimostrata però ancora troppo acerba e inesperta nei confronti vinci-o vai casa, ovvero coppa italia e play-off. Proprio nel primo turno di postseason i sardi della Dinamo (peraltro classificatisi quinti proprio alle spalle dell’aquila) hanno fatto valere la loro esperienza eliminando Trento per 3 a 1.

VOTO 8 : La squadra che Trainotti ha assemblato e Buscaglia allenato è stata senza alcun dubbio la rivelazione del campionato. Per le neopromosse il traguardo è solitamente la salvezza ma Trento ha invece dimostrato di poter competer con le grandi del campionato. La memorabile stagione in LegaDue e la storica promozione non hanno appagato l’ambizione di una Trento affamata che ha centrato il quarto posto in classifica e l’accesso ai play-off.. Ciliegina sulla torta i premi individuali, a riconoscere il merito di Buscaglia, Mitchell e Trainotti.

Redazione BasketUniverso

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