Bilanci stagionali: Virtus Granarolo Bologna

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VIRTUS GRANAROLO BOLOGNA: 8° posto, eliminata ai quarti di finale playoffs

Inizia tra mille incertezze la stagione 2014-2015 della Granarolo Bologna: in estate, dopo il caos societario, non viene data nessuna sicurezza e nessun punto fermo ai tifosi bianconeri. Penalizzazione in classifica, squadra da rifare e un un entusiasmo sotto i piedi. Obiettivo? Con questi presupposti non poteva essere che la salvezza; c’era, addirittura, chi neanche ci credeva.

Durante l’estate arrivano dunque i primi acquisti, tra il malumore dei tifosi, forse non consapevoli di avere uno dei budget più bassi del campionato. Le uniche certezze di inizio stagione sono i due gioielli italiani del vivaio Virtus: Simone Fontecchio e Matteo Imbrò. A loro si vanno ad aggiungere, per il “pacchetto” italiani, Valerio Mazzola e Gino Cuccarolo come lunghi e Marco Portannese come guardia. Da oltreoceano arrivano invece Abdul Gaddy, play titolare, Allan Ray, guardia con esperienza NBA che ha già militato nel campionato italiano, e Jeremy Hazell, che appena arrivato si definisce come il miglior tiratore del pianeta. Nel reparto lunghi si aggiungono alla squadra Okaro White, rookie, e Gilchrist, entrambi molto giovani e provenienti dagli States. Vengono arruolati in squadra anche dei giovani del vivaio: Gabriele Benetti, classe 1995, e Andrea Tassinari, classe 1996.

La stagione inizia con due sconfitte, sulla carta conclamate, in trasferta a Sassari e Cantù e due convincenti vittorie tra le mura amiche, sempre punto di forza della Virtus negli ultimi due anni. Poi alla quinta giornata il primo colpo di scena di un campionato che, forse, poteva andare oltre una semplice salvezza. Nel posticipo, 116747_fontecchiotiraBologna espugna i PalaCarrara di Pistoia con una tripla di Fontecchio: sarà la prima di tre vittorie in trasferta per i bianconeri. Da qui in poi l’entusiasmo comincia a crescere intorno ad una squadra che, consapevole dei propri mezzi, si allena duramente in palestre e mette tutto sul campo, in ogni partita. Arrivano le vittorie casalinghe con Reggio Emilia e Avellino e la vittoria, fuori casa, con Pesaro, anche questa allo scadere grazie ad una tripla di Allan Ray. I bianconeri non si montano la testa, girano tra l’ottavo e il dodicesimo posto, in un campionato che nella zona centrale della classifica è molto incerto. Neanche gli infortuni di Ray e Fontecchio, prima della fine del girone di andata, ledono una solidità che, pian piano, Giorgio Valli stava creando tra i suoi ragazzi. La Virtus Bologna arriva così al giro di boa del campionato con 7 vittorie e 8 sconfitte al passivo.

Tra il girone di andata e quello di ritorno ci sono due cambiamenti nel roster bianconero: tagliati Portannese e Gilchrist, quest’ultimo viene rimpiazzato con Juvonte Reddic, in uscita da Pesaro; Portannese, invece, che mai era entrato nelle grazie del caoch, rescinde il contratto. La società sceglie di non investire nuovamente sul mercato e, per questo, tessera il giovane Gabriele Benetti. La seconda metà di stagione parte sulla falsa riga dell’andata e la Virtus inizia subito con due vittorie, convincenti, in casa con Sassari e in trasferta, la terza, con Capo d’Orlando. L’entusiasmo cresce in modo spropositato intorno alla squadra, non tanto per i risultati, ma per il carattere e la voglia che, in ogni partita, ogni giocatore mette in campo. A metà girone di ritorno arrivano i 108 punti contro Cantù e da qui in poi, a basketcity sarà impossibile limitarsi a parlare di salvezza. Valli tiene tutti con i piedi per terra, in primis i giocatori e poi i tifosi. Caserta e Pesaro fanno una battaglia a sè e dunque le V nere possono iniziare a giocare con la mente libera, a salvezza raggiunta. Arrivano così le vittorie con Varese, Pesaro, fino ad arrivare alle ultime tre partite: per entrare ai playoff la Virtus deve vincerne necessariamente una, se non due, ma molto dipenderà anche dalle altre. Si inizia con la trasferta proibitiva di Milano, Bologna soccombe ma rimane ugualmente sul treno per11154589_10153367500445774_5123991679361121645_o i playoff e anzi, grazie agli scontri diretti, a due partite dal traguardo è ottava. Poi non fallisce in casa con Roma e, con gli altri risultati, si qualifica matematicamente ai playoff come ottava. Uscirà subito ai quarti, sconfitta 3-0 da una Milano troppo superiore, ma con un bagno di folla notevole nell’ultima partita casalinga, simbolo di come società, staff e giocatori abbiano saputo giocarsi le proprie carte dalla scorsa estate ad oggi.

 

VOTO 7,5

giorgiovalli-940x500Dopo Trento, rimane la sorpresa del campionato per come è partita, per ciò che ha dimostrato in campo e per i risultati che ha ottenuto. Una squadra di giovani, sia italiani che americani, organizzata ed orchestrata da un coach che ha sempre basato il suo lavoro sulla difesa e sul ritmo da imporre al proprio gioco. Un’altra nota positiva per questa squadra: era da anni che, a Bologna, non si ricominciava a respirare l’entusiasmo e la grinta che questi ragazzi, durante la stagione, hanno saputo trasmettere. Ora la Virtus ha bisogno solo di continuità per riconfermarsi e, magari, fare di più già dal prossimo anno. 

Miglior realizzatore: Allan Ray, 16.9 punti di media
Miglior rimbalzista: Okaro White, 6.8 rimbalzi di media
Miglior assistman: Abdul Gaddy 3.7 assist di media

Redazione BasketUniverso

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