Bobby Jones si sfoga sul suo blog personale riguardo all’arresto del luglio scorso

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L’ala dell’Acea Roma si sfoga sul suo blog con i propri lettori, raccontando i dettagli della clamorosa ingiustizia subita negli States a luglio dell’anno scorso e la conseguente incarcerazione.

Bobby Jones è stato arrestato nel luglio 2013.(ilmessaggero.it)
Bobby Jones è stato arrestato nel luglio 2013.(ilmessaggero.it)

L’arresto del nativo della Guinea Equatoriale è avvenuto il primo luglio 2013 in seguito ad una lite con l’ex moglie riguardo un giocattolo regalato da Jones alla figlia. La madre ha rifiutato di far entrare in casa Bobby Jones il giorno di visita stabilito legalmente quando la coppia aveva divorziato. Alterato, l’ex Montegranaro e Pistoia ha chiamato la polizia, ritenendo che potesse aiutarlo a far valere i propri diritti sulla figlia, ma, contro ogni sua aspettativa, i tre ufficiali hanno preso le difese della donna e trascinato Jones in tribunale. Là, sostiene lo stesso Jones, è stato vittima di un processo imparziale, nel quale i giudici hanno favorito la moglie identificando nell’ala della capitale lo stereotipo dello “sportivo grosso, nero e ricco che guida la Cadillac”, noncuranti del fatto che lui potesse essere diverso.

Dopo questa breve descrizione dei fatti, Jones ci rende partecipi della sua umiliazione, non esitando a definire il viaggio verso il carcere ammanettato nel sedile posteriore di un’auto della polizia come “the lowest point of my life”, il momento peggiore della mia vita. La condanna ha funto a Jones da spunto per riflessioni sociologiche, in quanto lo statunitense si confessa “certo che sarei andato in carcere prima o poi, in quanto nero”. Jones sottolinea la statistica che un uomo di colore su tre, negli Stati Uniti d’America, è stato almeno una volta in prigione. Egli ci descrive tutta la sua amarezza nel pensare che per tutta la vita avesse cercato di non rientrare in quel 33,3% evitando ambienti e amicizie pericolose, salvo poi finire in carcere a causa dei giudizi imparziali delle autorità competenti.

Carcerati in fila, Jones si è trovato in situazioni simili. (economist.com)
Carcerati in fila, Jones si è trovato in situazioni simili. (economist.com)

In carcere, racconta l’idolo dei tifosi giallorossi, ha anche considerato l’idea di abbandonarela carriera agonistica. Molti fattori facevano pendere l’ago della bilancia verso questa drastica scelta: la reputazione rovinata, la sua delusione nei confronti del “sistema” ed ultimo, ma non per importanza, il tempo da passare con la figlia. Il giocatore aveva addirittura annunciato il proprio ritiro su Facebook, ma nel post non entra nel dettaglio su come si sia ricreduto su tale decisione.

Jones viene infine rilasciato su cauzione, ma con la condizione che non contatti in alcun modo madre e figlia fino all‘udienza successiva, vale a dire di lì a tre settimane. Anche in quest’occasione, il giocatore confessa di essersi lasciato andare, viaggiando, bevendo e “facendo di tutto per tentare di colmare il vuoto di non avere mia figlia nella mia vita”. Le accuse sono poi cadute, ma Jones lamenta di aver subito gravi danni alla propria immagine e le proprie finanze, oltre ad aver perso la fiducia nel sistema legale degli USA.

Per chi fosse interessato alla versione originale, ecco link del blog ufficiale di Bobby Jones: http://www.yardbarker.com/blog/bobbysworld/home .

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Niccolò Armandola

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