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Imbarazzo a Houston: John Wall torna ai Rockets dopo aver sparato a zero su coach, GM ed ex compagni

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Nella rocambolesca trade deadline di ieri è passato in secondo piano lo scambio che ha coinvolto due giocatori con molte primavere (e tanti infortuni) alle spalle. I Clippers hanno ottenuto dai Rockets il versatile veterano Eric Gordon, 34 anni. A fare il percorso inverso, insieme a una pick-swap in favore dei Rockets, è stato John Wall (32 anni), che ritorna a Houston pochi mesi dopo il buyout di quest’estate.

Lo scambio di due veterani ormai abituati a ricoprire ruoli marginali sarebbe poco interessante di per sé, se non fosse che il divorzio tra Wall e i Rockets non è stato tutt’altro che pacifico. Giusto qualche settimana fa, ospite del Run Your Race Podcast di Theo Pinson (ex-Mavs), Wall aveva definito i Rockets “trash”, spazzatura. Nello specifico, Wall si è detto infastidito dal comportamento ipocrita della società, che lo avevano ingaggiato per fare da chioccia ai giovani, salvo poi chiedergli di non giocare per peggiorare le prestazioni della squadra:

Il secondo anno non volevano farmi giocare del tutto. Io non ci sono stato e ho risposto “guarda, se Dio mi ha mandato qui [a Houston] per dare una mano ai giovani è un conto, ma sicuramente non mi ha mandato qui per far tankare voi figli di … . Io sono un giocatore che può ancora dire la sua e non ho intenzione di sprecare il mio tempo in questo modo.

L’ex All-Star non ci è andato leggero con nessuno, criticando coach e GM, affermando che il modo di gestire i giovani di Houston fosse totalmente sbagliato…

Io dicevo loro “Non dategli un ruolo simile di default, fateglielo guadagnare!” […]. Il coach [Stephen Silas] mi ha chiesto, da parte sua e del GM [Rafael Stone], di partire dalla panchina. E io gli ho risposto: “Ma dimmi per chi? L’anno scorso sono stato il vostro miglior giocatore. Fateglielo guadagnare il posto in quintetto!”

… ma anche puntando il dito direttamente sui propri ex compagni (o meglio ex-ex compagni):

Il nostro quintetto era: io, David Nwaba, Jae’Sean Tate, Justin Patton e qualcun altro… e io dico “come ca**o faccio a vincere una partita con questi qua?

Io mi sono comportato da professionista, ho sempre cercato dare insegnamenti ai ragazzi, dicendo loro “non vi abituate, questa non è la vera NBA, è semplicemente una pessima società al momento”

La paternale di Wall si è rivolta anche a quelle che tutta Houston spera diventino le stelle del futuro dei Rockets, Jalen Green e Kevin Porter Jr:

Ho sempre detto a Jalen Green, Kevin Porter: “non vi abituate a questo modo di giocare per perdere. Questa non è la vera NBA. In qualsiasi altra squadra, se vi comportaste come vi comportate, sareste fuori dalla lega. Non vi farebbero giocare! Quando vi scambieranno e andrete a giocare da un’altra parte penserete, ca**o, aveva ragione quello là!

Dopo quest’intervista, non si può certo dire che John Wall abbia i peli sulla lingua. Il ritorno in Texas dell’ex-Washinton sembra un vero e proprio scherzo del destino e sarà accompagnato da un certo imbarazzo tra allenatore e ex-compagni; sempre che Wall metta effettivamente piede nella palestra dei Rockets. Infatti, quasi certamente Houston taglierà il play, che potrà cercare la sua terza squadra in poco più di sei mesi. In 34 partite con i Clippers, Wall ha messo a referto 11.4 punti e 5.2 assist a partita, partendo dalla panchina.

Niccolò Armandola

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