Copa del Rey, semifinali: L’uragano Rodriguez si abbatte sul CAI, il Barca si aggiudica la grande sfida con Valencia.

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Sergio Rodriguez; incontenibile contro il CAI.
Sergio Rodriguez; incontenibile contro il CAI.

Real Madrid – CAI Zaragoza 98 – 66

Il Real Madrid si aggiudica la finale della coppa nazionale di Spagna con un’ennesima prestazione sontuosa: Saragozza viene spazzata via dall’uragano Rodriguez, ancora una volta protagonista nella vittoria madrilena.

Piove fuori dal Palacio de Deportes di Malaga, ma è al suo interno che la città viene colpita da un vero e proprio uragano: dopo un avvio sostanzialmente equilibrato (22-15 alla prima sirena), si abbatte sulla malcapitata Saragozza Sergio “Chacho” Rodriguez. Il play spagnolo esce dagli spogliatoi ispirato e spacca la partita con la sua rinomata visione di gioco e la tecnica al tiro che ne ha fatto il miglior marcatore della squadra, secondo solamente all’amico Rudy. A metà del secondo quarto i Blancos piazzano un parziale killer di 17-7, che si rivela decisivo per gli equilibri del match. Ben 15 dei 17 punti segnati dal team di Pablo Laso nell’occasione nascono dalle mani di Rodriguez, che segna e fa segnare con assist fantasiosi e spettacolari. Saragozza rialza la testa con Shermadini e fa registrare un contro parziale di 2-9, chiudendo sul 54-37 all’intervallo.

Al rientro dagli spogliatoi, il Chacho non ha terminato di professare pallacanestro e continua a dirigere il gioco in modo eccezionale. Perché un’orchestra abbia successo, però, non basta un ottimo direttore: sono necessari dei violini educati e questo Real ha solo l’imbarazzo della scelta. Lull, Carroll e Mirotic deliziano dalla distanza, mentre Slaughter è il finalizzatore prediletto degli alley-oop di Rodriguez. Saragozza reagisce come può, ma paga una serata in cui Shermadini appare isolato in attacco (19 punti e 8 rimbalzi per lui). La partita, mai in discussione, termina sul punteggio di 98-66 in favore dei Blancos. Era dai tempi del Barcelona di Pau Gasol che una squadra non vinceva una semifinale della Copa del Rey con un margine maggiore ai 20 punti.

MVP: Sergio Rodriguez = Serata magica per il nativo di San Cristobal de La Laguna che, oltre a segnare 13 punti, eguaglia il record di squadra per assist effettuati in coppa: sono undici i passaggi decisivi per il Chacho, che stasera è apparso semplicemente indomabile.

Real Madrid: Draper 7, Fernandez 16, Diez (n.e.), Rodriguez 13, Darden, Mejri 2, Reyes 11, Mirotic 15, Carroll 12, Lull 12, Bourousis 4, Slaughter 6.

CAI Zaragoza: Jones 6, Garcia, Stefansson 7, Tomàs 4, Fontet 4, Roll 4, Rudez 11, Llompart 4, Sanikidze 7, Shermadini 19, Tabu.

FC Barcelona – Valencia Basket 89 – 81

Questa volta non riesce la rimonta agli uomini di Perasovic, che pagano un inizio a dir poco raccapricciante. Il Barca si vendica così per la sconfitta subita domenica scorsa in campionato, qualificandosi per la finale contro gli storici rivali del Real Madrid.

A Malaga si assiste a un vero e proprio Navarro-show nei primi istanti del match: il capitano blaugrana segna i nove punti iniziali, siglando un parziale di 9-0 per la sua squadra. L’immediata reazione di Pau Ribas lascia ben sperare i tifosi di Valencia, ma l’offensiva del team di Perasovic si limata a questa fiammata per tutto il primo periodo. Il Barca approfitta della mira imprecisa degli avversari giocando sul velluto e concludendo sull’impressionante punteggio di 31-9. Nel secondo quarto Oleson e Nachbar aiutano Navarro a creare l’abisso che li separa dagli inseguitori, lasciando piovere triple anche da distanze siderali. Considerare un avversario come Valencia finito, tuttavia, può rivelarsi un errore fatale: Doellman & Co. piazzano infatti un parziale di 3-15 che li riporta entro un margine più decente (48-33 alla pausa lunga).

Dopo l’intervallo, il Barca continua a produrre, accusando però un naturale calo dovuto alla difesa finalmente ostica di Valencia. Con il carattere che li caratterizza, i ragazzi di Perasovic suonano la carica per l’ennesimo tentativo di ribaltare una partita sulla carta già persa, affidandosi soprattutto alla produzione dell’ex Siena Romain Sato. Valencia le prova tutte, ma il Barcelona questa volta non vuole lasciarsi sfuggire la vittoria e controlla il vantaggio accumulato nel primo tempo. Termina 89-81 in favore del Barca, che affronterà in finale gli odiati rivali del Real Madrid in un Clasico di fuoco.

MVP: Juan Carlos Navarro = Non si limita ai nove punti iniziali il bottino del capitano del Barcelona, che chiude con 20 punti e 5 assist e impressiona sempre per il carisma e la leadership messi in campo. Monumentale.

FC Barcelona: Huertas 8, Navarro 20, Papanikolau 9, Oleson 7, nachbar 14, Dorsey 6, Sada (n.e.), Abrines, Todorovic (n.e.), Lobrek 4, Tomic 16, Pullen 5.

Valencia Basket: Ribas 8, Doellman 12, Van Rossom 15, Martinez 7, Lafayette 5, Triguero 6, Sato 21, Lishchuk (n.e.), Dubljevic 4, Abia (n.e.), Barton 3, Duch (n.e.).

Domani alle 18.00 la finale tra FC Barcelona e Real Madrid.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Niccolò Armandola

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