DeMarcus Cousins e John Wall sono riusciti finalmente a fare il loro esordio con la maglia di Houston, aiutando i Rockets a conquistare il primo successo stagionale nel match contro i Sacramento Kings.
I due, infatti, erano stati sottoposti dalla NBA a una settimana di quarantena per essere venuti a contatto con un compagno di squadra, il rookie Kenyon Martin Jr, mentre si facevano tagliare i capelli insieme proprio in casa di Wall.
Al termine della sfida con i Kings entrambi hanno risposto alle domande dei cronisti, criticando pesantemente il protocollo ideato dalla NBA che fra qualche giorno impiegherà un nuovo dispositivo.
“Ero molto arrabbiato, ero furioso – ha detto Wall parlando dello stop che gli è stato imposto -, io non ho fatto nulla di male. Ho preferito tagliarmi i capelli in casa invece di uscire proprio per evitare di incontrare gente, poi sono risultato negativo a 5 test, neanche il barbiere è stato contagiato. È stato davvero frustrante“.
Altrettanto netta la presa di posizione di Cousins: “Ero felicissimo di restare a casa – ha detto ironicamente Boogie -, non è facile stare sette giorni senza fare nulla, specialmente per un atleta professionista. Passare dalla completa inattività al ritmo di un allenamento o di una partita è molto complicato però abbiamo dovuto sopportare questa stupidaggine e abbiamo cercato di trarne degli aspetti positivi”.
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