Gli Eagles Cantù 1990 sono probabilmente la tifoseria organizzata più conosciuta a livello italiano al pari della Fossa dei Leoni della Fortitudo Bologna e ieri hanno pubblicato un comunicato e appeso striscioni di contestazione nei confronti della società:
https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=3974099999324178&id=2184799411587588
https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=3974413615959483&id=2184799411587588
Gli attacchi, come si può anche leggere dagli striscioni e dal comunicato, da parte degli Eagles Cantù sono alla società, in particolar modo verso le figure di Luca Rossini, direttore generale, e Daniele Della Fiori, general manager. Il primo è “colpevole” di aver strappato gli striscioni con su scritto “DELLA FIORI VATTENE” prima della decisiva gara – poi persa – contro la Fortitudo Bologna all’Unipol Arena di due domeniche fa. Il secondo, oltre ad aver un brutto rapporto con gli ultras, ha sbagliato tantissimi acquisti, in particolar modo i lunghi Sha’markus Kennedy e Kavell Bigby-Williams.
Rossini inoltre aveva pubblicato un post su Instagram dopo aver “strappato” gli striscioni con su scritto “DELLA FIORI VATTENE”:
https://www.instagram.com/p/CN8aooNh1dp/
Nemmeno questo contenuto era piaciuto agli Eagles, tant’è che lo citano anche nel loro comunicato ufficiale.
Sicuramente questa non è una storia che avremmo voluto raccontare, vista l’importanza di Cantù per la pallacanestro italiana che, sul campo, è retrocessa in Serie A2. Poi sappiamo che così quasi certamente non sarà così, nonostante il comunicato FIP. Però certamente non è bello vedere tutto questo in una società che si è sempre professata una grande famiglia.
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