L’incontro tra Eric Bledsoe e la dirigenza di Phoenix non è andato a buon fine, sancendo di fatto una rottura tra le due parti…
Negli scorsi giorni i Phoenix Suns si erano aggiudicati le prestazioni di Isaiah Thomas tramite una sign-in-and-trade con Sacramento, mettendo in dubbio la permanenza dell’ex-Clippers in Arizona, considerato il già ben guarnito backcourt della squadra di coach Hornacek. Nonostante tutto, i Suns hanno deciso di fare ugualmente un tentativo per trattenere il 24enne nativo della Birmingham d’Oltreoceano e si sono incontrati in giornata con il play, per tastare il terreno e presentare la propria offerta (prima ed ultima?).
Le trattative non sono però andate per il verso giusto: Bledsoe, che fino ad ora ha sempre ricevuto solo le cifre garantite da un contratto da rookie (1.708 milioni lo scorso anno), chiede una somma che si aggiri attorno agli 80 milioni in 5 anni. La compagne dell’Arizona, per contro, ha giudicato la domanda del proprio numero 2 esagerata, dichiarando di essere disposta a pagare al massimo 48 milioni in 4 anni, quasi la metà della cifra richiesta da Bledsoe.
Si prospetta, dunque, un futuro ben lontano da Phoenix per Eric Bledsoe, che nell’ultima ha stupito tutti segnando 17.7 punti a partita, conditi da 5.5 assist e 4.7 rimbalzi, saltando 39 incontri a causa di un infortunio. Ma basterà una singola buona stagione – all’età di 24 anni – per pretendere cifre così alte? Quanto saranno disposte a pagarlo le altre franchigie?
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