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New York Knicks, un “peto epico” ha aiutato ad abbattere la tensione in spogliatoio prima di Gara-5

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I New York Knicks ieri notte hanno vinto Gara-5, conquistando il primo matchpoint nella serie contro gli Indiana Pacers. È stata una vittoria netta, 121-91, maturata dopo un primo quarto equilibrato. Jalen Brunson ha registrato un’altra prestazione importante: 44 punti e 7 assist con 18/35 al tiro.

A contribuire alla vittoria non è però stato solo Brunson, o i 17 rimbalzi catturati da Isaiah Hartenstein, o ancora la doppia-doppia di Josh Hart. La storia è stata raccontata dal giornalista di The Athletic, Fred Katz, che segue i Knicks quotidianamente. Durante il suo podcast “Knicks Film School”, Katz ha rivelato come la tensione che si respirava all’interno dello spogliatoio nel pre-partita per quella che doveva essere una must-win è stata spazzata via da un “epic fart”, ovvero un peto definito addirittura epico.

“C’è stato un peto epico che ha sciolto la tensione nello spogliatoio prima della partita. Non dirò chi lo ha emesso perché non voglio imbarazzarlo. Però è successo, e poi si sono messi a parlare della foto di Thibodeau in spiaggia” ha raccontato Katz. Il secondo riferimento è ad una foto di parecchi anni fa di coach Tom Thibodeau sdraiato in spiaggia, scoperta dai giocatori. Ken Kocher, ex compagno di squadra di Thibodeau a Salem State University alla fine degli anni ’70, ha inviato la foto a Tim Keown, giornalista di ESPN, che a sua volta l’ha mostrata a Josh Hart prima di Gara-1.

“Oh. Mio. Dio.” ha esclamato Hart dopo aver passato 3 o 4 secondi a fissare la foto prima di capire chi ritraesse. Poi ha scattato una foto alla foto, per mostrarla anche a tutti gli altri compagni.

Tornando però al motivo principale per il quale i Knicks sarebbero entrati in campo così sicuri di sé in Gara-5, Katz è entrato più nel dettaglio dell’episodio del peto in un’ospitata al Dan Le Batard Show. La descrizione della situazione rende il tutto ancora più comico: “È stata loud but proud [rumorosa ma fiera, ndr]. Nessuna puzza, solo rumore. Quando è successo, è durata molto di più di quanto ci si possa aspettare da un peto del genere in quel contesto. I giocatori hanno alzato lo sguardo, ma inizialmente non hanno avuto reazioni. Puro silenzio, guardando il colpevole. Quel giocatore si è guardato intorno facendo finta di nulla e poi ha detto con un’espressione completamente seria: ‘C’è qualcosa di strano nelle tubature qui’. E a quel punto c’è stata una fragorosa risata”.

Insomma, questa storia si candida come una delle più assurde della storia recente dei Playoff.

Francesco Manzi

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