Parecchi derby nel girone: si affronteranno la Lituania, contro la Lettonia, e il triangolare Serbia, Montenegro e Bosnia, con Macedonia a replicare la buona prestazione del 2011.
La favorita: la squadra meglio attrezzata a superare il girone in testa è la nazionale Lituana. La squadra è ben bilanciata da giovani talenti, come Valanciunas, coadiuvato dall’ala dei Rockets, Donatas Motiejunas, e da veterani come Linas Kleiza e i gemelli Lavrinovic. Il loro punto di forza è il reparto lunghi, costituito da giocatori molto fisici e da lunghi atipici, come Ksistof Lavrinovic. Punteranno ad arrivare tra le prime quattro.
La stella: senza dubbio, la squadra si aggrapperà alla crescita del giovane pivot di Toronto, Jonas Valanciunas. Ci si aspetta una doppia-doppia di media, una cosa sicuramente fattibile, vista l’assenza di molti lunghi importanti, come Pau Gasol, Nikola Pekovic, Serge Ibaka e Joakim Noah. Sarà lui a dominare sottocanestro.
Partecipazioni: 11
Vittorie: 3 (1937,1939,2003)
La rivale: chi può infastidire la Lituania? Nel girone B, l’unico che può giocarsela con Valanciunas, è Nikola Vucevic, con Dubljebic e Dasic possono ambire a superare il primo turno. La Nazionale del Montenegro dovrà in qualche modo sopperire all’assenza della stella, Nikola Pekovic (ha rinunciato alla convocazione, probabilmente per il rinnovo del suo contratto con Minnesota). Il reparto esterni non è al livello dei lunghi, ma finora la squadra gira a meraviglia, vincendo tutte le partite nel torneo di qualificazione.
La stella: Nikola Vucevic. Esploso alla sua seconda stagione in NBA, macchina da doppia-doppia a partita, avrà l’occasione per dominare l’europeo, vista la penuria di centri dominanti.
Partecipazioni: 1
Vittorie: 0
Bosnia-Erzegovina: una squadra difensiva, che potrebbe essere l’outsider del girone. Guidati da Mirza Teletovic, i vari Wright, Djedovic e Kikanovic porteranno punti e difesa. Occhio ai problemi di continuità, hanno la tendenza di raffreddarsi facilmente, qualora non dovesse accadere, potranno superare il primo turno.
La stella: l’ala dei Brooklyn Nets Mirza Teletovic, che, pur non avendo tanto spazio in terra USA, in Europa domina. Tutte le partite pre-Europeo sopra i 20 punti per lui.
Partecipazioni: 11
Vittorie: 0
A completare il triangolare dei paesi dell’ex Jugoslavia, c’è la Serbia. Nobile decaduta, con molti esordienti nel roster. Con la rinuncia di Teletovic, ci penserà l’esperto Nenad Krstic, ex Celtics e Thunder, ora a blindare l’area del CSKA Mosca. Difficilmente supererà il primo turno, ma in futuro potrebbe rivivere i fasti del passato.
La stella: Nenad Krstic, data la penuria dei lunghi, potrà mettere su buoni numeri e fare da chioccia ai giovani presenti nel roster.
Partecipazioni: 3
Vittorie: 0 (secondo posto nel 2009)
L’ex sorpresa Macedonia sarà chiamata nell’impresa di confermarsi. Difficilissimo, poichè hanno un roster poco profondo, con i soli McCalebb e Pero Antic a trascinarli. Dalla loro parte hanno l’atteggiamento giusto e il cuore, ma non sarà del tutto sufficiente a battere le corazzate.
La stella: Bo McCalebb. Ammirato in Italia, uno dei più grandi playmaker dell’Europeo, sarà chiamato ad innescare Antic e a difendere il quarto posto della scorsa edizione.
Partecipazioni: 8
Vittorie: 9
A completare il derby nordico del girone, c’è la Lettonia. Squadra molto giovane, che mira a raggiungere la seconda fase. Se i tiratori entrano in ritmo, per gli avversari è finita, sotto canestro c’è Kaspar Berzins a marcare i vari Vucevic e Valanciunas, mentre Janis dovrà replicare l’ottimo Europeo U20, perso in finale contro l’Italia.
La stella: Janis Berzins, giovanissimo, tiratore micidiale e ottimo rimbalzista. Sarà uno dei futuri dominatori dell’Eurolega.
Partecipazioni: 13
Vittorie: 1 (1935).
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