Giovani Made in Italy: Matteo Spagnolo, la bandiera azzurra nella Cantera regina

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Se si parla di formazione giovanile d’eccellenza, ossia una formazione che garantisca talento, sviluppo delle proprie capacità, raggiungimento di primati e futuribilità, c’è solo da mettere l’occhio su un unico punto geografico: Madrid, Spagna. Il Real Madrid, mai come in questi ultimi anni, sta sfornando giocatori di talento con potenzialità enormi, che garantiscono affidabilità e impatto immediato già nel contesto europeo: Luka Doncic naturalmente rappresenta il meglio del meglio prodotto negli ultimi anni, ma non bisognare scordare Dino Radoncic (punto fermo del Murcia), Santiago Yusta (giocatore di sistema in una top contender in Champions League quale è Tenerife) e le più recenti uscite di Amar Sylla (alla sua prima stagione professionistica a Oostende) e delle aggiunte in prima squadra di Mario Nakic e soprattutto Usman Garuba, prossima top pick NBA al Draft 2021.
Insomma, in un contesto dove l’eccellenza è garantita, c’è anche un po’ di azzurro nella voglia di vincere dei blancos: trattasi infatti di Matteo Spagnolo, brindisino di nascita e con i geni della disciplina nel sangue (il padre Fabio, ex-giocatore e ora direttore sportivo del settore giovanile del New Basket Brindisi), cresciuto nell’Aurora Brindisi e nel Mesagne del padre e poi trasferitosi a Roma, sponda Stella Azzurra, gareggiando contro giocatori addirittura 3-4 anni più grandi di lui tra campionati giovanili d’Eccellenza e ANGT (più qualche presenza in Serie B nella stagione 2017/18). Da ormai due anni è un potenziale ancora in crescita nel sistema madrileno (già campione nella categoria Cadete, protagonista di una finale scintillante contro il Barcellona, e Junior con la formazione vincitrice della precedente edizione dell’ANGT) e con il quale ha già mostrato punti di forza e di lavoro nelle amichevoli pre-stagionali con la prima squadra. E’ lui il nostro prossimo focus sui  migliori prospetti azzurri.

NOME: MATTEO SPAGNOLO

NATO: 10/1/2003 a Brindisi

RUOLO: G

SQUADRA: Real Madrid

FISICO: 194 cm per 86 kg, possiede un fisico e un atletismo appropriato per gli standard del ruolo di point guard, essendo capace di agire sia in fase di primo regista sia come realizzatore; nella stagione corrente è migliorato a livello di rafforzamento dei distretti corporei (in particolare delle spalle) e corre molto più velocemente il campo, ma sempre mantenendo un’eccellente controllo del corpo. Infatti, la sua capacità di gestire le energie e il ritmo del proprio fisico è sicuramente il punto di forza maggiore che applica nei propri movimenti, facendo la differenza poi anche sotto gli aspetti del gioco. Oltre alla definizione fisica, in questa stagione sta lavorando molto sul lavoro dei piedi e la lateralità difensiva.

TECNICA: Possiede un palleggio ben controllato e la capacità di gestire sapientemente la palla anche in caso di pressione a tutto campo; con la palla in mano, combinata al già citato controllo corporeo, può cambiare soluzione e ritmo al proprio gioco, talvolta può anche creare direttamente il vantaggio in accelerazione. Nel passaggio, colpisce l’intelligenza e la scelta del passaggio, sempre alla ricerca della miglior soluzione di tiro in qualsiasi situazione, che sia in penetrazione, dal perimetro o in transizione. Il tiro è un punto focale del suo sviluppo tecnico: possiede una meccanica e un tocco elegante che gli permettono di colpire da qualsiasi posizione (che sia da fermo o dal palleggio), in questa stagione sta sviluppando confidenza e consistenza nel tiro dalla lunga distanza, anche se sicuramente il palleggio-arresto-tiro dalla media è il suo marchio più affidabile. E’ in grado di aiutare sotto i tabelloni in veste di rimbalzista, in modo da far ripartire velocemente una nuova transizione offensiva.

ATTACCO: Estremamente versatile nella metà campo offensiva, essendo capace di agire sia in veste di realizzatore che di creatore di gioco, in un bagaglio di soluzioni che variano da situazioni da fermo a iniziative personali dal palleggio: è capace di creare un vantaggio o sfruttare un vantaggio creato dai compagni penetrando forte a canestro e assorbendo i contatti, ma in corsa è capace anche di variare soluzione nel traffico e arrestarsi per un jumper dalla media; può giocare il pick&roll da palleggiatore e completarlo servendo il lungo che taglia a canestro o sfruttando il blocco per attaccare. Lontano dalla palla, si muove molto per ricevere sul perimetro e sparare, recentemente ha dimostrato più mobilità e reattività nel diventare un “target” nei tagli in backdoor.


Qui potete trovare la finale del Campionato Cadete 2019: Spagnolo chiuderà con 20 punti, 9 rimbalzi, 4 assist e 3 rubate (CREDITS: BasketCantera.TV)

DIFESA: onesto difensore sulla palla, tiene bene la posizione fondamentale e sta lavorando per migliorare a livello di lateralità difensiva per tenere la marcatura contro giocatori rapidi, anche nelle situazioni di gioco con i blocchi (variando soluzione da “passare sotto il blocco” a tentativi di “forzare il blocco). Dimostra lampi di reattività nel rubare nei raddoppi o nell’anticipare forte leggendo le linee di passaggio della circolazione avversaria. Sta ancora sviluppando la sua attenzione nella difesa lontano dalla palla (in particolare nei tagli dal perimetro e dal lato debole), oltre che sul piano dell’aggressività e della reattività nei closeout perimetrali.

PERSONALITA‘: un punto di riferimento per i suoi compagni da primo palleggiatore o come “target” nel concretizzare il vantaggio; può cambiare ritmo e velocità al proprio gioco, ma la capacità di controllare i propri movimenti e allo stesso tempo tenere sotto controllo la situazione in fase di sviluppo intorno a lui gli conferisce una maturità inusuale per un giocatore non ancora maggiorenne. Oltre a questo, si aggiunge una mentalità di ghiaccio anche nelle situazioni più tese, che ne fanno un giocatore di garanzia a cui affidare la palla in mano nei momenti di maggiore importanza di una partita. Per concludere possiede un IQ molto sviluppato, raro per la sua età a livello di equilibrio mentale e in grado di influenzare a livello di miglioramento del gioco sia il sistema di squadra che i singoli compagni.

 

Sicuramente abbiamo di fronte un giocatore maturo molto versatile per il ruolo di comboguard, per livello di presentazione del set tecnico e della sua matura applicazione nelle situazioni di gioco, con potenziale in crescita a livello fisico e di perfezionamento tattico a livello difensivo. Per quanto già espresso dall’azzurro classe 2003, è predicibile un passaggio in Eurolega seguendo le dovute tappe di sviluppo nel tempo che occorre affinché la crescita sia il più funzionale possibile con il Real Madrid e allo stesso modo sarebbe d’uopo in chiave nazionale. In bocca al lupo Matteo!

Federico Gaibotti

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