Grissin Bon Channel: un modello da seguire

Home Serie A News

basket

Il basket italiano ha molti problemi: strutture inadeguate, poco appeal internazionale, settori giovanili che non stanno dando grandissimi talenti alla Nazionale che verrà ma, soprattutto, una copertura televisiva inadeguata per essere il secondo sport per importanza del Paese. Infatti i pacchetti televisivi di oggi dicono che Sky trasmette due partite a settimana (generalmente anticipo della domenica a mezzogiorno e posticipo di lunedì sera) mentre Rai Sport manda in onda il Sunday night.
Ma tutte le altre partite? Il regolamento prevede che i tifosi ospiti possano guardare giocare la propria squadra anche da casa mentre quelli locali possano solamente vederla dal vivo, al palazzetto. Il problema di fondo di tutto questo è che molto spesso le partite o non vengono trasmesse oppure vengono trasmesse con delle qualità video bassissime che però sono il minimo concesso dalle normative della Legabasket (credeteci, se non avete mai visto un match su una TV locale, che oggi dei video realizzati con degli smartphone hanno risoluzione maggiore rispetto a quelli che ogni domenica ci offrono).

Eppure in tutto questo nero cosmico, c’è qualche piccolo raggio di sole all’orizzonte e proviene da Reggio Emilia, squadra che sta lavorando davvero bene dentro (due finali Scudetto negli ultimi due anni) ma anche fuori dal campo. In questo articolo vogliamo parlare della grandissima innovazione della Pallacanestro Reggiana per la stagione 2016-2017: Grissin Bon Channel. Per l’occasione abbiamo contattato Filippo Barozzi, Direttore Operativo del club reggiano, il quale ha lavorato in prima persona nella creazione della web TV della Grissin Bon, anche se, in verità, è lui stesso a dirci che non ha inventato nulla: “Credo che al giorno dfilippo-barozzi’oggi nel mondo dello sport sia difficile inventare qualcosa, pertanto bisogna essere bravi a prendere spunto da chi lavora bene e riuscire ad adattare delle idee interessanti al contesto nel quale si opera, rendendole funzionali ad esso. La NBA, così come la Bundesliga tedesca, ma ci sono anche tanti altri esempi, già da anni hanno iniziato un cammino innovativo che punta su digitalizzazione, streaming, alta definizione e fruibilità di contenuti a livello di dispositivi mobili con il coinvolgimento dei social. Questa crediamo sia la vera novità di Grissin Bon Channel”.
L’intuizione è davvero di livello, come anche la qualità offerta dal sistema, visto che Reggio Emilia trasmetterà tutte le partite al PalaBigi in alta qualità, mentre per i match in trasferta dovrà adattarsi alla qualità che provengono da Cantù, Milano, Brindisi, Capo d’Orlando, eccetera. Grissin Bon Channel trasmetterà sia le partite in casa sia quelle in trasferta della squadra biancorossa non coperte da Rai e Sky, grazie a delle garanzie pervenute direttamente alla società su esplicita richiesta; questo è sicuramente un altro grandissimo passo in avanti perché non tutti possono, per vari motivi personali o di spazio, assistere sempre alle partite al palazzetto, perciò nelle altre realtà gli unici due modi per seguire la propria squadra del cuore sono o attraverso qualche radiocronaca oppure tramite il play by play (non sempre funzionante) della Lega. Ma a Reggio Emilia no, ed è proprio un’idea insita all’interno del club, come ci ha detto Barozzi: “Per nostra politica societaria, crediamo che la diffusione capillare della pallacanestro sia un valore positivo da sostenere sempre, soprattutto se si riesce a garantire una qualità elevata che permetta l’esaltazione dello spettacolo sportivo che il basket può offrire sia a chi da anni ‘mastica’ basket sia a chi si avvicina per la prima volta a questo mondo, sempre naturalmente nel rispetto dei regolamenti”.

Grissin Bon Channel inoltre non nasce e muore con l’inizio e la fine della partita, perché la Reggiana vuole che i propri tifosi diventino sempre più parte integrante della vita di squadra, soprattutto al giorno d’oggi con i vari Social Network che ci permettono sempre di più di condividere ogni nostra esperienza: “Ogni giorno produciamo qualcosa, così come fanno anche tante altre società italiane. Su tv.pallacanestroreggiana.it o sulla nostra pagina Facebook gli appassionati potranno vedere questi contenuti video tra i quali ci sono alcuni ‘esperimenti’ a nostro avviso interessati: per esempio abbiamo microfonato coach Menetti durante un intero allenamento ed abbiamo iniziato una serie di speciali a tutto tondo sui nostri giocatori, anche fuori dal campo, pubblicando pochi giorni fa il primo su Amedeo Della Valle”L’intervista all’ex Ohio State è infatti davvero molto interessante e permette di mettere in risalto alcuni tratti caratteriali del giocatore che non si conoscono, per esempio la sua infinita ossessione per la pallacanestro che lo porta addirittura a non uscire a cena in settimana per vedere l’EuroLega.

Ora arriviamo però alla parte più dolente e complicata di tutta questa bellissima favola: la pecunia. Con i soldi si può fare tutto o GB_CHANNELquasi e anche in Grissin Bon Channel ne sono stati investi parecchi, ma sono stati investiti, appunto, come dice Barozzi, quindi sono soldi che potrebbero e dovrebbero tornare in vari modi: sponsor, merchandising e magari anche abbonamenti. Quindi la domanda ci è sorta spontanea: squadre di medio-alto livello (come lo è Reggio) possono permettersi degli esborsi tali da avere una propria web TV durante le partite? “Non è mio compito fare i conti in tasca alle altre realtà del panorama nazionale. Noi ci riteniamo fortunati ad avere una società che crede nella innovazione ed un main sponsor che definisco ‘illuminato’, il quale ha valutato questo progetto come un investimento. Sicuramente la presa a carico della produzione delle gare con standard qualitativi di alto livello ha dei costi, ma dipende sempre dalla visione che uno ha dell’esborso pecuniario: se si ritiene che la somma sia investita e quindi possa garantire un ritorno o a livello economico o a livello di immagine, allora ecco che il cerchio si chiude e tutto ha un senso”. Fortunatamente anche altre squadre hanno preso informazioni per muoversi verso questa direzione: “Diverse società ci hanno contattato per capire meglio cosa fosse Grissin Bon Channel e quali fossero i costi relativi ad un progetto del genere. Ci farebbe sicuramente piacere essere considerati degli ‘apripista’, significherebbe che l’idea è positiva ed estendibile ad altre realtà. Per quanto mi riguarda, ripeto che sono convinto che lo streaming rappresenti il futuro dello sport; in un contesto come quello italiano nel quale lo spettacolo sportivo fa fatica a prendere piede, spesso a causa di un’impiantistica inadeguata ad ospitare grandi eventi, e di questo siamo diretti testimoni noi a Reggio Emilia, ritengo sia opportuno puntare su un prodotto di alta qualità e soprattutto il più fruibile possibile”.

La grandezza di Grissin Bon Channel è che ha anche una qualità di commento di primissimo livello. Oltre ad avere Davide Draghi come prima voce, giovane ma esperto giornalista reggiano che ha già lavorato in TV locali, le spalle tecniche che si sono succedute finora sono state di qualità ed esperienza nel campo: Dan Peterson e Luca Dalmonte.

Durante la nostra ricerca di informazioni, inoltre, abbiamo anche cercato di capire come fossero distribuiti i compiti nella gestione della web TV: “E’ gestita internamente dalla nostra società. In tanti diamo il nostro contributo, a partire dal nostro Amministratore Delegato Alessandro Dalla Salda che è sempre prodigo di consigli ed idee. Per quanto riguarda la parte editoriale e tecnica abbiamo inserito nella nostra squadra Davide Draghi, un ragazzo che ha esperienza nel mondo delle tv locali e che sta crescendo insieme a noi. Davide, oltre ad essere il nostro telecronista ufficiale, coadiuvato da una spalla tecnica che selezioniamo partita per partita (vedi Dan Peterson o Luca Dalmonte), si occupa di coordinare la gestione tecnica della web tv ed è in costante contatto con noi per concordare insieme la linea editoriale”.

In conclusione di questo nostro approfondimento sulla web TV della Pallacanestro Reggiana, abbiamo voluto chiedere a Filippo di tirare un bilancio su questi primi mesi, soprattutto dopo la prima partita ufficiale prodotta e trasmessa dal della valle reggio emiliaPalaBigi:Giudico molto positivi questi primi mesi di lavoro. Naturalmente siamo solo agli inizi, ma i dati d’ascolto sono già importanti: per esempio, nella diretta in alta qualità di pochi giorni fa con Cantù, quasi 35 mila utenti unici hanno visto la gara, seguendoci da 5 continenti ed oltre 30 paesi in tutto il mondo. Siamo solo all’inizio e possiamo migliorare ancora tanto: a livello commerciale ritengo che, gestendo direttamente la produzione, si possa lavorare molto sui banner pubblicitari, mentre a livello qualitativo, se gli standard di produzione fossero aumentati, ne beneficerebbe tutto il sistema. Il sogno è quello di avere palasport totalmente cablati con bande per la trasmissione in streaming e wi-fi per gli spettatori, per rendere ancora più interattivo lo spettacolo; così come sarebbe interessante se la tecnologia HD fosse obbligatoria per tutte le produzioni tv. Noi, da parte nostra, ci mettiamo impegno, professionalità ed un pizzico di creatività per poter garantire un servizio nuovo e coinvolgente, consapevoli che possono essere fatti ancora grandi passi avanti; ma da qualcosa è pur necessario partire”.

Ringraziamo naturalmente Filippo Barozzi che ci ha raccontato in esclusiva alcuni “segreti” di Grissin Bon Channel, permettendoci di scoprire dall’interno di cosa si tratta davvero, e speriamo che questo nostro approfondimento possa essere di buon auspicio affinché tutte quante le società seguano la via indicata da Reggio Emilia verso un basket sempre più fruibile a tutti, perché la risalita del nostro sport passa anche da qui, passa anche dall’allargamento del bacino di utenza e questo lo si può fare specialmente attraverso i nuovi canali mediatici, come le web TV societarie e i Social Network, sempre aggiornati e con contenuti nuovi ed interessanti.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.