Gruppo B: Schroder e Dirk illuminano la via ai tedeschi, ma che fatica contro l’Islanda

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Germania – Islanda 71-65

(20-14, 21-12, 18-17, 12-22)

Quella che sembrava una partita scontata prima della palla a due non lo è affatto: l’energia dell’Islanda, con una buonissima circolazione di palla, permette ai nordici di tenere testa ai tedeschi nella prima metà del primo quarto. Il gioco perimetrale domina la prima frazione, con triple da una parte e dall’altra, addirittura la Germania ne tenta 9 nei primi 10′. I padroni di casa provano a scappare nella seconda metà di tempo, ma vengono ripresi da un parziale di 0-5 chiuso dalla tripla di Haukur Palsson, due punti di Dirk Nowitzki, i suoi primi, chiudono il primo periodo sul 20-14. Nei primi minuti del secondo quarto il copione è sempre lo stesso, poi si sveglia Dennis Schroder e i tedeschi scavano il primo solco, raggiungendo il massimo vantaggio di +11. Quando il play degli Atlanta Hawks torna in panchina, inizia lo show di Nowitzki, autore di 8 punti consecutivi per la Germania, all’intervallo i teutonici sono avanti 41-26.

Stefansson, il leader dell’Islanda (icelandreview.com)

Nel terzo periodo l’Islanda si rifà sotto fino a -10 grazie a Jon Stefansson, che segna a ripetizione e fa anche segnare. Coach Fleming è costretto a chiamare timeout, la situazione non migliora però fino a 3′ dalla fine del periodo, quando la Germania trova quattro canestri di fila dopo che gli islandesi si erano portati a -7. Il parziale di 11-0 permette ai tedeschi di arrivare all’ultimo quarto col rassicurante vantaggio di 59-43. E’ sempre Stefansson a guidare i baltici nel quarto periodo, protagonista di un break di 0-9, ma la Germania risponde prontamente: canestri di Schroder e King e nuovo +13. L’Islanda tuttavia non muore mai: riapre clamorosamente il match con un parziale di 0-7 (due triple di Baeringsson) per il -6. Nessuno segna più, i tiri liberi non premiano lo sforzo dei bianco-blu, alla sirena è 71-65, con i tedeschi in pensiero per Benzing, uscito per un infortunio alla caviglia, e un’Islanda sorprendentemente competitiva.

Germania: Schroder 15, Zipser 6, Nowitzki 15, Gavel 7, Giffey 5, Benzing 6, Pleiss 4, Lo, King 6, Schaffartzik, Tadda, Voigtmann 6.

Islanda: Hermannsson 3, Karason, Nathanaelsson NE, Sigurdarson 2, Baeringsson 12, Stefansson 23, Magnússon, Vilhjálmsson 11, Gunnarsson 2, Ermolinskij, Pálsson 12, Steinarsson.

 

Francesco Manzi

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