I bilanci stagionali: Vanoli Cremona

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Sono partiti da poco i Playoff della stagione 2014/2015, protagoniste le otto migliori squadre del campionato italiano di Serie A. Ci sono compagini illustri fuori dalla Post Season come ad esempio Roma, Avellino, Varese ed altre squadre che meritano comunque di essere prese in considerazione pur non avendo raccolto grandi risultati. Basketuniverso ha deciso per questo di proporvi un “percorso” lungo otto giorni dove analizzeremo nel dettaglio ogni singola squadra che ha terminato anticipatamente la stagione, non partecipando ai PO. Dopo aver analizzato la retrocessa Caserta, Pesaro e Capo D’Orlando, oggi parleremo di Cremona, tredicesima in classifica, con la salvezza in tasca fin da subito.

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VANOLI CREMONA: 13° posto, salva

Il tredicesimo posto in classifica non rende giustizia a questa squadra, che si è rivelata la sorpresa del campionato, alla luce di un girone d’andata più che superlativo, culminato con la qualificazione alle Final Eight di Desio come settima. Non male per una squadra che si era salvata solo a ridosso dalla fine del campionato scorso. Dopo un 2013-14 travagliato, Vanoli ha deciso di ripartire con coach Pancotto, una delle note liete dell’anno precedente, riportando a casa il figliol prodigo Luca Vitali, reduce da una stagione fallimentare a Venezia (nonostante le cifre rispettabili), e costruendo una squadra poggiata sul playmaker italiano.

La prima partita è subito un banco di prova: Milano. Nonostante l’assenza di Vitali e un Kenny Hayes tutt’altro che preciso al tiro, i cremonesi reggono l’urto di un Samuels in formato MVP e chiudono sotto di sette lunghezze (61-68). La sorpresa arriva la domenica successiva, con il rookie Cameron Clark che trascina i suoi ad una risicatissima, ma sorprendente, vittoria al Palabigi. Il trionfo in terra emiliana non è un fuoco di paglia, arriveranno quattro vittorie consecutive, di cui una convincentissima contro Brindisi che porterà i lombardi nelle zone nobili della classifica. Nel suo momento migliore, Cremona si guadagna le prestazioni del centro italiano Marco Cusin, in uscita da un mese di stagione con Sassari, in grado di fare la differenza dal punto di vista difensivo nelle quattro vittorie post-Reggio Emilia. Il filotto di cinque successi consecutivi consente alla truppa di Pancotto di ipotecare le Final Eight, nonostante qualche intoppo con le attrezzatissime Venezia e Sassari, i lombardi chiudono un girone d’andata perfetto. L’eliminazione al primo turno della Coppa Italia contro Sassari non cancella il sogno playoff per la squadra.

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Ed Daniel nel derby

Pronti per il rush finale?
Ancora prima di ripartire, succede il patatrac: Marco Cusin si infortuna alla coscia, ma non fa in tempo a recuperare che scivola sulle scale di casa e si frattura la mano. La società firma a gettone Ed Daniel, reduce da uno scampolo di stagione deludente con la Varese di Pozzecco, chiamato a sostituire il centro della Nazionale. Non finisce qua: Vitali incappa in problemi fisici che ne limitano il rendimento. Il risultato sono quattro sconfitte nelle prime sei del girone di ritorno (Milano, Reggio, Pistoia e Brindisi), con il posto ai playoff decisamente in bilico: la partita chiave è quella contro Trento, lo spartiacque della stagione, vincere contro Pascolo e soci porterebbe Cremona ad acquisire l’inerzia a favore, visto il calendario alla portata nelle partite successive. Invece Trento espugna il PalaRadi, e lo stesso fa anche la Virtus Roma due settimane dopo, subito dopo la sconfitta a Varese che costringeo la Vanoli ad inseguire Cantù per sperare nella post-season. Le assenze della coppia nazionale Vitali-Cusin incidono troppo sulla squadra e il campionato termina alla dodicesima giornata di ritorno a Desio, con la sconfitta di misura contro una Cantù galvanizzata dalla vittoria del derby e dall’arrivo della stella statunitense Metta World Peace. Dopo Cantù, arrivano altre tre sconfitte contro Venezia, Avellino e Sassari, ma ormai la squadra non ha più nulla da chiedere al campionato, chiudendo al tredicesimo posto in classifica, con 24 punti, a meno quattro da Bologna, qualificata ai Playoff.

 

VOTO: 6+

Premessa: è la media della nostra valutazione, basandosi sul girone d’andata e quello di ritorno.

Girone d’andata ai limiti della perfezione, con la vittoria a Reggio Emilia come ciliegina sulla torta (unica squadra in regular season ad espugnare il PalaBigi) e le Final Eight raggiunte. Pancotto è riuscito a dare un’identità alla squadra e Vitali si è confermato come uno dei migliori italiani dei campionato (leader nella valutazione): era lecito sognare per i playoff. Ma gli infortuni, troppi, hanno minato l’obiettivo di metà stagione (all’inizio Cremona pensava solo ad una salvezza tranquilla), sciogliendo il roster nella seconda parte del campionato. Da segnalare, oltre ad un Vitali in grande spolvero, l’ottima stagione di Cameron Clark, fattore sia in difesa che in attacco, che ha formato una coppia affiatata con l’altro americano James Bell, importante dall’arco.
Sette e mezzo quindi, per il girone d’andata e cinque per la seconda parte di stagione. Promossa, ma con alcune riserve.

 

Miglior marcatore: Kenny Hayes, 15.4 di media.

Miglior rimbalzista: Cameron Clark, 7.1 di media.

Miglior assistman: Luca Vitali, 5.7 assist a partita.

 

Francesco Manzi

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