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Il peggio della settimana NBA, Vol. 1

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La NBA è un mondo fantastico e spesso ciò che succede fuori dal campo attrae più delle incredibili giocate degli interpreti sul parquet. Vogliamo racchiudere qui il peggio, che in realtà secondo noi è soprattutto il meglio, della settimana NBA. In questo caso, la prima settimana dal ritorno della pallacanestro americana dopo la offseason.

 

Luka Doncic non sa come si chiama McGee

In uno dei primi allenamenti stagionali dei Dallas Mavericks, Luka ha avuto difficoltà a chiamare per nome JaVale McGee. Con una certa convinzione, lo sloveno ha iniziato a urlare “Joel! Joel!”. Probabilmente accortosi che McGee non faceva una piega, ha chiesto delucidazioni ad un membro dello staff, il quale gli ha suggerito “JaVale”. Un buon inizio insomma, anche se forse Doncic avrebbe preferito giocare davvero con Joel, Embiid.

Bonus: Luka il messicano. Perché sì.

 

Il tifoso col maglione di Kuzma

Kyle Kuzma ha avuto una sorpresa inaspettata a Tokyo, dove i suoi Wizards si sono recati per giocare due partite di preseason contro i Golden State Warriors. Un tifoso giapponese si è infatti presentato al palazzetto con quel maglione rosa dalle maniche lunghissime che, nella scorsa stagione, Kuzma aveva indossato prima di una partita, diventando lo zimbello dei social per qualche ora. L’ala ex Lakers ha apprezzato.

 

Jordan Poole e i ricci

Direttamente dal Giappone, nel giorno di pausa degli Warriors tra le due gare di preseason contro Washington, la cosa più tenera che vedrete oggi.

 

Lana Rhoades e il misterioso giocatore NBA

Della somiglianza tra il figlio dell’ex pornostar Lana Rhoades e Blake Griffin abbiamo già scritto. A gettare ulteriori ombre sulla vicenda e ad arricchire la versione della ragazza c’è anche un video in cui Rhoades dice esplicitamente: “Penso di essere brava a basket. D’altronde ho avuto dentro di me il DNA NBA per 8 mesi”.

 

Ma è NBA oppure Fantasia?

Il Giappone a livello tecnologico è sempre un passo avanti. Tempo fa avevano sperimentato un robot che tirava a canestro (e segnava), quest’anno è stato il turno di scopettoni automatici. Sono stati utilizzati durante le pause del match di preseason tra Warriors e Widzards disputato a Tokyo. Pure Fantasia vibes, solo che stavolta non c’era Topolino ad animarli con una magia.

 

L’altezza di Victor Wembanyama

A Las Vegas, prima della partita che ha consacrato la sua candidatura come prima chiamata assoluta al prossimo Draft, Victor Wembanyama ha dovuto abbassarsi per passare attraverso il metal detector.

Francesco Manzi

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