Inside the series: situazioni e scelte attorno alle quali si decideranno le Finals.

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Vi abbiamo parlato delle storie di Curry, LeBron e Kerr, ora è arrivato il momento, a poche ore dall’inizio della serie finale, di analizzare il gioco delle due squadre per provare a capire intorno a quali scelte, giocate o situazioni potrà decidersi la serie.


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In campo la squadra più veloce della NBA contro una che raramente spinge sull’acceleratore; la miglior difesa NBA contro un grandissimo attacco; il secondo attacco NBA contro una difesa in netta crescita ma, soprattutto, una squadra inesperta contro LeBron James che ha fatto delle Finals il suo territorio. Giusto per capirci, i 15 giocatori dei Warriors non hanno mai disputato una partita di una serie finale, LeBron James ne ha giocate 23 negli ultimi 4 anni (poco meno rispetto al totale dei match giocati da Curry nei Playoff) e, prima ancora delle valutazione tecniche, è fondamentale considerare ciò. Un giocatore dal carattere, consapevolezza e decisione di LeBron James non è semplice da battere anche se riesci a fermarlo tecnicamente, cosa lungi dall’essere possibile, non puoi annullarlo e ne abbiamo avuto la prova nella serie contro i Bulls quando marcato alla grande da Jimmy Butler ha tirato con percentuali orribili da fuori, ma ha comunque dominato la serie. Si è confermato contro gli Hawks che però non avevano un “LeBron-stopper”, o meglio, lo avevano ma era infortunato. Ora ha davanti una nuova sfida, una squadra che sulla carta ha i giocatori e il gioco per infastidirlo, ultimo ostacolo da superare per coronare una stagione clamorosa.

PRO WARRIORS

In favore dei Warriors ci sono innanzitutto i risultati ottenuti durante la stagione regolare,ma sarebbe un errore guardare al passato e sottovalutare la serie. Andranno innanzitutto valutate le condizioni di Klay Thompson autore di playoff altalenanti ma chiusi con due ottime gare contro i Rockets e un brutto colpo alla testa che ha spaventato lui e tutti i tifosi. A lui si chiede soprattutto l’apporto difensivo visto che probabilmente sarà il marcatore di Kyrie Irving.

Se c’è una squadra che può limitare LeBron James sono proprio i Warriors che potranno vantare una staffetta formata da Andre Iguodala, Harrison Barnes, Draymond Green e, probabilmente, anche Klay Thompson. Green dovrebbe iniziare a difendere sul Re, ma poter alternare dei giocatori così versatili sarà sicuramente un enorme vantaggio per Kerr e i suoi. Da considerare anche l’eventualità in cui Bogut venga piazzato all’interno dell’area per fermare le penetrazioni del #23 che fino ad ora si è dimostrato inarrestabile vicino al canestro, ma potrà avere delle difficoltà contro uno tra i migliori, se non il migliore, rim protector.  Detto ciò, la serie ai 35, 10 e 10 di media è comunque a portata di mano.

Durante la serie contro gli Hawks, i Cavs hanno concesso 30 tiri da tre con spazio ma la squadra di Budenholzer ne ha segnati solo 4. Questo è un dato che preoccupa i Cavs che dovranno assolutamente evitare dei tiri dalla distanza con spazio, altrimenti contro gli Splash Brothers non si comincia neanche.

Marcare Curry. Se i Warriors un piano per marcare James lo hanno, non si può dire altrettanto dei Cavs. Probabilmente si comincerà con Shumpert incollato al #30, ma sono più che sicuro che nei momenti decisivi della serie LeBron deciderà di occuparsi personalmente del playmaker e non vedo l’ora di assistere ad un duello del genere.

 PRO CAVALIERS

Inutile nasconderlo, i Cavaliers partono sfavoriti e potranno vincere solo se LeBron James riuscirà ad innalzare ancora una volta il suo livello di gioco. Ieri vi abbiamo parlato della cavalcata di LBJ che, qualora vincesse, potrebbe diventare il protagonista in qualche film di Hollywood ispirato ai suoi ultimi 11 mesi. Lo stimolo di vincere in casa sua al primo anno dal ritorno sarà sicuramente parte integrante di questa sfida.

Dellavedova, Thompson e Shumpert sono in gran forma. Avere LeBron in squadra è un grande vantaggio anche per quei giocatori che, da lui stimolati e favoriti, si esaltano quando conta. E’ il caso di Dellavedova che in questi playoff è diventato un fattore. Purtroppo per l’australiano però i minuti nella prossima serie potrebbero diminuire, ve lo immaginate in difesa su Stephen Curry? Assolutamente da evitare.

Thompson ha chiuso le 4 gare contro gli Hawks con 12 e 11 di media, numeri che non calcolano l’energia che mette sul campo e i mille problemi che crea agli avversari. Di fronte avrà uno con suo stesso sangue che però seguirà LeBron, quindi molto probabile che Harrison Barnes venga dirottato su di lui. Da non sottovalutare neanche il fattore JR che ha già dimostrato di poter decidere una gara in una serie come ha fatto contro gli Hakws: 8/12 da tre e 28 punti in Gara 1, e che ha già rilasciato dichiarazioni di una certa pesantezza.

I due lunghi. Blatt e LeBron amano il quintetto piccolo, ma sfidare in questo modo i Warriors non è particolarmente indicato. Sebbene nei momenti decisivi è molto probabile l’uso dei 4 piccoli da entrambe le parti, David Blatt esplorerà sicuramente la carta del quintetto a due lunghi che ha già dimostrato di poter dare fastidio a rimbalzo e in area in svariate occasioni. Il problema quando giochi contro i Warriors è sempre il solito, Draymond Green può difendere egragiamente su TT e tenerlo a rimbalzo, ma dall’altro lato?

Oakland e Cleveland sono pronte, noi siamo pronti a non chiudere occhio questa notte, con immensa gioia possiamo dirlo: le Finals NBA 2015 stanno per iniziare!

Luca Diamante

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