Nessuno può criticare la superstar dei Minnesota Timberwolves, Karl-Anthony Towns, per essere estremamente cauto quando si tratta di trattare di COVID-19. Dopotutto, il due volte All-Star ha già perso diversi membri della famiglia a causa del temuto virus, inclusa sua madre, e lui stesso lo ha contratto il mese scorso.
Subito prima della sconfitta contro gli Hornets, Towns era stato informato che l’avversario PJ Washington era stato fermato a causa dei protocolli di salute e sicurezza del campionato. Avendo vissuto in prima persona il COVID-19, si è subito sentito preoccupato per i suoi compagni di squadra.
KAT ha persino chiesto a coach Ryan Saunders se fosse davvero necessario continuare il match. Il lungo è rimasto professionale ma in seguito ha ammesso di essere stato limitato mentalmente nel primo tempo a seguito di questa situazione.
KAT ha detto di essere “mentalmente non presente” nel primo tempo ed era “spaventato” dalla situazione COVID a Charlotte
KAT says he was "mentally not there" in first half and was "spooked" by COVID situation in Charlotte
— Jon Krawczynski (@JonKrawczynski) February 13, 2021
KAT ha detto di aver parlato con suo padre durante l’intervallo. Big Karl “mi ha calmato e mi ha dato qualche consiglio”. Si è sentito meglio nel secondo tempo.
KAT says he talked to his father at halftime. Big Karl "calmed me down and gave me some advice." He felt better in the second half.
— Jon Krawczynski (@JonKrawczynski) February 13, 2021