La NBA rivoluziona l’All Star Game: i giocatori non saranno più divisi in Est e Ovest

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La NBA ha di recente rivoluzionato la Lottery del Draft per evitare il fenomeno del tanking (con le modifiche che inizieranno ad essere effettive dal 2019), ma non sarà l’unico appuntamento importante della stagione a subire una trasformazione radicale.

La Lega ha infatti annunciato poco fa anche una riforma dell’All Star Game, che negli ultimi anni ha subito un calo di interesse dovuta alle scarse difese e alla impari distribuzione di talento tra le due Conference. Per risolvere questi problemi, Adam Silver ha deciso di abolire parzialmente la distinzione tra East e West a partire già dall’appuntamento di quest’anno, che si terrà allo Staples Center di Los Angeles.

Inizialmente i tifosi voteranno, com’è sempre avvenuto, i quintetti delle due squadre e le riserve divisi in Conference (come lo scorso anno il voto dei fans varrà solo il 50% del totale, con i restanti 25% e 25% divisi tra media e giocatori stessi). I due giocatori più votati di ogni Conference saranno scelti come capitani delle due squadre e avranno il compito di selezionare, come al campetto, i restanti componenti del roster tra quelli votati dai fans, indipendentemente dalla Conference di appartenenza, fino ad arrivare a 12 giocatori per parte. Così facendo, alcuni compagni di squadra potrebbero comunque essere avversari all’All Star Game e le squadre dovrebbero essere più equilibrate. Inoltre, scegliendo i capitani da una piscina di 22 giocatori (i restanti dopo il voto dei tifosi), i quintetti potrebbero essere diversi da quelli decretati dal voto popolare.

La selezione dei due allenatori avverrà come gli anni scorsi: saranno scelti i coach che, due settimane prima dell’All Star Game, saranno in testa alla propria Conference (Steve Kerr e Brad Stevens non potranno comunque essere eleggibili in quanto hanno già seduto sulla panchina della partita delle stelle l’anno scorso). Infine ogni squadra indicherà un’organizzazione nazionale o dell’area losangelina a cui verranno donati in beneficenza i ricavati della serata.

Francesco Manzi

4 thoughts on “La NBA rivoluziona l’All Star Game: i giocatori non saranno più divisi in Est e Ovest

  1. per rendere un po credibile l’ ASG si potrebbe dividere le squadre in USA-resto del mondo oppure est-west con la vincente che ha il vantaggio del campo nelle finals come fanno nella MLB ma sara’ utopia.

  2. Mi piace ma non mi piace. :D Ho sentimenti contrastanti a riguardo. Credo che la soluzione migliore sarebbe far giocare i player come in una partita vera tipo vecchi tempi, senza questi magheggi puerili.

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