La storia di Sam Smith e degli ex giocatori che muoiono in povertà

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Ci sono diversi ex giocatori professionisti che si ritrovano in grosse difficoltà economiche dopo il ritiro. Non parliamo solamente di quegli atleti che sperperano il proprio patrimonio con una vita sopra le righe, ma anche di cestisti che si ritrovano in condizioni d’indigenza una volta arrivati alla vecchiaia.

La ABA

E’ il caso di tanti ex giocatori della ABA, la lega che negli anni Sessanta e Settanta ha rivaleggiato con la NBA per l’egemonia del basket negli Stati Uniti.

Quando la NBA inglobò la ABA nel 1976 si salvarono solamente quattro franchigie, vale a dire New York Nets (oggi Brooklyn) Denver Nuggets, Indiana Pacers e San Antonio Spurs. Molti giocatori rimasero tagliati fuori, costretti a rifugiarsi nelle leghe minori o a cambiare lavoro. Altri magari giocarono in NBA solamente per una stagione o due. Questo dettaglio è importante perché chi ha giocato meno di tre anni nella massima lega mondiale non ha diritto alla pensione.

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Sam Smith

Ci sono perciò diversi ex giocatori ormai anziani, fra i 70 e gli 80 anni, che non godono di una pensione e neanche di un’assicurazione sanitaria. Si tratterebbe di ben 138 ex atleti che si ritrovano in grosse difficoltà economiche. Esemplificativo di questa situazione è il caso di Sam Smith, campione NCAA con Kentucky e ABA con Utah, la cui storia è stata raccontata anche da FanPage. Smith qualche anno fa non aveva neanche i soldi per la benzina necessaria a raggiungere il suo ex ateneo per festeggiare i 50 anni da quel successo e in quella occasione lo aiutò la Dropping Dimes Foundation, associazione che prova ad assistere gli ex giocatori ABA ormai anziani. Smith è deceduto qualche settimana fa e per sua fortuna aveva lavorato, dopo il ritiro, come guardiano nello stabilimento Ford di Indianapolis, riuscendo così a raggiungere la pensione e soprattutto a garantirsi un’assicurazione. Poco prima di spegnersi, ha voluto farsi fotografare nel letto di ospedale con lo storico pallone bianco, blu e rosso della ABA, con uno scatto che ha iniziato a smuovere qualche coscienza.

Le trattative con la NBA

Smith, infatti, è uno dei più fortunati, avendo trovato un altro impiego dignitoso dopo il ritiro. Tanti suoi ex compagni attualmente vivono per strada e non hanno alcuna rendita. Scott Tarter, fondatore di Dropping Dimes, ha scattato personalmente la foto e porta avanti da anni trattative con la NBA per far sì che anche gli ex ABA possano avere una pensione che garantirebbe loro una vecchiaia serena. Le discussioni in merito sono ancora in atto ma non si è giunti a una conclusione, come ha puntualizzato un portavoce della NBA, Tim Frank. Al momento però il problema continua a sussistere e tante persone, nonostante una carriera di altissimo livello, si trovano in mezzo a una strada.

 

 

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