trapani shark valerio Antonini milano palashark gallinari

La Trapani Shark dice addio al PalaShark: la cronologia dello scontro tra Antonini e Comune di Trapani

Home Serie A News

Il presidente della Trapani Shark, Valerio Antonini, ha annunciato che, a partire dal 15 dicembre 2025, la squadra non disputerà più le proprie partite casalinghe al PalaShark (ex PalaIlio), storica arena della città, ma si trasferirà in un altro impianto della Sicilia, ancora da definire.

La rottura definitiva

La decisione arriva dopo mesi di tensioni tra il club granata e l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giacomo Tranchida, a causa della validità della convenzione d’uso del palazzetto, firmata nel 2023. Il nodo della discordia è legato al cambio di natura giuridica della società, passata da SSD dilettantistica a società a scopo di lucro, passaggio obbligato dopo la promozione dalla Serie A2 alla LegaBasket Serie A.

Il Comune ha chiesto un parere legale esterno a uno studio romano per valutare se la convenzione resti valida dopo il cambio di status societario. Antonini, però, ha detto qualche settimana di ritenere l’iniziativa “strumentale e pretestuosa”, accusando l’amministrazione di ostacolare la crescita della squadra e di mettere a rischio la permanenza del basket d’élite a Trapani.

Antonini: “Giocheremo fuori Trapani, è una scelta definitiva”

In una dichiarazione dai toni durissimi, Antonini ha confermato la scelta di abbandonare il PalaShark per protesta contro il Comune:

“Dal 15 dicembre non giocheremo più a Trapani. È una decisione definitiva. Sono stanco di parlare di questa gente: giocheremo altrove finché Tranchida sarà sindaco”.

Il presidente ha spiegato che il club sta valutando 3 città siciliane pronte a ospitare le partite interne, e che verrà data la possibilità agli abbonati di convertire il proprio abbonamento in biglietti validi per le gare “fuori sede”.

Le vie legali e il ricorso al TAR

Antonini ha inoltre annunciato che la società è pronta a ricorrere al TAR per chiedere la sospensiva di eventuali decisioni contrarie alla convenzione originaria, oltre a azioni legali per danni nei confronti dell’amministrazione comunale.

“Difenderemo la nostra posizione nei tribunali e chiederemo il risarcimento per i danni subiti. Non c’è possibilità di retromarcia”.

Una frattura che divide la città

Il caso ha scosso profondamente la comunità sportiva trapanese. Da un lato, molti tifosi si schierano con Antonini, riconoscendo il suo ruolo decisivo nel rilancio del basket locale e nella promozione in Serie A; dall’altro, c’è chi invita alla calma e al dialogo per evitare che Trapani perda la sua squadra simbolo.

Nel frattempo, la squadra continua ad allenarsi al PalaShark, ma il clima resta incandescente, e il rischio di un addio definitivo del basket professionistico alla città è più concreto che mai. Stiamo a vedere la Trapani Shark di Valerio Antonini davvero dirà addio al PalaShark per le gare casalinghe da metà dicembre.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.