L’era dello small ball è finita in casa Houston Rockets?

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Dopo diversi anni, passati sotto la guida di coach Mike D’Antoni e del GM Daryl Morey, gli Houston Rockets sembrano finalmente pronti ad evolversi e a dire addio allo small ball che li ha caratterizzati, anche in modo estremo come nell’ultima stagione. L’addio di entrambe le figure-chiave in questo senso, sostituite da Stephen Silas come allenatore e Rafael Stone come GM, permetterà alla franchigia di adottare uno stile di gioco diverso.

A dirlo tra le righe sono stati proprio i due volti nuovi, nella conferenza stampa di presentazione tenutasi da remoto nelle scorse ore. “Nella NBA di oggi, non si può giocare solo in un modo. Il quintetto piccolo può essere una sfaccettatura. In attacco però vogliamo essere un po’ meno prevedibili” – ha dichiarato Silas – “In difesa, la stessa cosa. Giocare contro una squadra che ha diversi modi di difendere è dura, io voglio che siamo noi quella squadra. Quello che faremo in attacco sarà semplificare il gioco. Inserire qualche nuovo schema ed essere più versatili per lasciare che i nostri giocatori sfruttino i loro punti di forza. Non c’è molto da girare intorno agli isolamenti. Decisamente dovremo migliorare. Ci vorrà un po’ più di struttura e di disciplina in campo

Parole alle quali poi sono seguite quelle di Stone: “Metteremo a disposizione di Stephen qualche opzione in più per un quintetto piccolo o un quintetto alto. Una delle cose di cui io e lui abbiamo parlato molto è la capacità di attaccare in modo diverso ogni squadra… Non ci addentreremo nell’offseason dicendo di non volere nessuno sopra i 2 metri.

Francesco Manzi

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