Con un articolo su “La Nacion”, Manu Ginobili ha chiarito la propria situazione, spiegando il motivo per cui non parteciperà al mondiale con l’Argentina…
E’ forse l’assenza dai roster extra-americani che fa più scalpore; sia per l’importanza del giocatore che per l’apparente polemica che l’ha circondata. Manu Ginobili, asso 37enne dei San Antonio Spurs, non difenderà i colori della propria nazionale ai mondiali di pallacanestro in Spagna.
Sulle cause che hanno portato a questa esclusione eccellente è stato speculato parecchio: dalla semplice rinuncia di Manu all’ipotesi di un forte screzio tra la società americana e il giocatore argentino. A voler chiarire le circostanze della dolorosa rinuncia è Ginobili stesso, che con un editoriale sul quotidiano argentino “La Nacion” ha spiegato la natura della sua decisione.
Ginobili si dice innanzitutto deluso e dispiaciuto di annunciare ufficialmente la sua rinuncia, in quanto volenteroso di dare l‘addio alla propria nazionale sul campo e non da casa, attraverso una semplice lettera. L’aspetto più importante dell’articolo di Ginobili è però la versione del giocatore riguardo l’ipotizzato screzio con i San Antonio Spurs: la franchigia del Texas aveva il diritto di impedire al numero 20 di partecipare alla competizione, in quanto gli era stata diagnosticata una microfrattura alla fibula. Ginobili – dopo un riposo prolungato di circa 40 giorni – ha deciso di iniziare ad allenarsi per dimostrare di essere in forma e di avvalersi di una clausola per evitare il vincolo degli Spurs e disputare ugualmente il mondiale. Le cose, purtroppo, non sono andate come pronosticato. Scrive Ginobili:
<< […] Anche se questo avesse creato problemi tra me e la franchighia, dovevo provarci [a dimostrare di essere in forma, ndr.]; era la mia ultima speranza. Ma a quel punto è saltata fuori una questione delicata, sicuramente più importante per me di un semplice divieto. Per assicurarmi che l’osso guarisse, avevo passato 42 giorni senza allenarmi – contrariamente a quanto faccio di solito – senza correre o saltare, di modo da non sforzare la fibula. Questo ha avuto come effetto secondario che sono arrivato al camp con una condizione fisica pessima. Quando hai 37 anni, non è facile recuperare in poco tempo.
[…] Ho cominciato l’allenamento in piscina, ed andava tutto bene. Poi, quando ho cominciato gli allenamenti di routine, è venuto fuori il dolore; specialmente alla caviglia destra e al piede sinistro. Ho fatto molte terapie fisiche e tanto stretching. Il dolore è sembrato alleviarsi, ma quando ho ricominciato a spingere di più questo mercoledì, quando ho ricominciato a correre e tirare, è ricomparso intenso alla fibula infortunata. Questo ha vanificato di fatto ogni mia speranza di riprendermi in tempo e giocare in Spagna. >>
Un piccolo screzio tra Spurs e Ginobili c’è stato, dunque, ma niente di trascendentale; quando gli interessi dei team NBA e quelli delle nazionali si scontrano è naturale che si crei qualche leggera tensione. Manu, tuttavia, ha tenuto a specificare l’andamento delle cose – giustamente – ed anche a confermare di persona ai propri tifosi che non potrà prendere parte alla spedizione argentina in Spagna.
Ginobili non è però l’unico giocatore non-statunitense che non prenderà parte al mondiale. A lui si aggiunge una serie di nomi illustri che per l’uno o l’altro motivo guarderà i mondiali da casa. Diamo un’occhiata alla lista degli esclusi, ordinati per nazionalità e squadra di appartenenza:
- Carlos Delfino, Milwaukee, Argentina
- Manu Ginobili, San Antonio, Argentina
- Andrew Bogut, Golden State, Australia
- Patrick Mills, San Antonio, Australia
- Bruno Caboclo, Toronto, Brasile
- Vitor Faverani, Boston, Brasile
- Lucas Nogueira, Toronto, Brasile
- Al Horford, Atlanta, Repubblica Domenicana
- Charlie Villanueva, Detroit, Repubblica Domenicana
- Alexis Ajinca, New Orleans, Francia
- Joakim Noah, Chicago, Francia
-
Tony Parker, San Antonio, Francia
- Kevin Seraphin, Washington, Francia
- Ronny Turiaf, Minnesota, Francia
- Kosta Koufos, Memphis, Grecia
- Steven Adams, Oklahoma City, Nuova Zelanda
- Maurice Harkless, Orlando, Porto Rico
- Ricky Ledo, Dallas, Porto Rico
- Shabazz Napier, Miami, Porto Rico
- Ognjen Kuzmic, Golden State, Serbia
- Beno Udrih, Memphis, Slovenia
- Nikola Mirotic, Chicago, Spagna
- Ersan Ilyasova, Milwaukee, Turchia
- Enes Kanter, Utah, Turchia
- Hidayet Turkoglu, Los Angeles Clippers, Turchia
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