March Madness, terzo turno: Dayton fa fuori anche Syracuse, Villanova eliminata, tutto facile per Michigan e Florida

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Pittsburgh – Florida 45-61

Nessuna difficoltà per i Gators, che si disfano dei Panthers facilmente grazie ad un’intensa difesa che costringe gli avversari a soli 22 punti nel primo tempo. Pittsburgh dura giusto metà gara, in cui perde soltanto 4 palloni nonostante la pressione degli avversari, ma poi crolla: perde 7 palloni nella seconda metà e soffre la difesa di Patric Young (7 punti, 8 rimbalzi e 4 stoppate), mentre Talib Zenna soffre e segna solo 10 punti. L’accelerata finale la dà il playmaker Scottie Wilbekin, autore di 21 punti di cui 13 negli ultimi 6 minuti, i suoi canestri tagliano le gambe ai Panthers, che si devono arrendere e vengono eliminati.

 

Saint Louis – Louisville 51-66

La partita forse più incerta della serata si chiude con una netta vittoria dei Cardinals, che permettono a Saint Louis di segnare solo 16 punti nei primi 20 minuti. La partita è bruttina, Jordair Jett (15 punti e 7 assist) prova a tenere a galla i Billikens, che rientrano in partita nel secondo tempo raggiungendo anche vantaggio. Dwyane Evans è il leader di Saint Louis, tutti i rimbalzi sono suoi (16 punti e 10 rimbalzi) e anche grazie a lui i Billikens costruiscono un parziale di 13-2 per aprire la seconda metà di gara. Nei 9 minuti successivi, però, i Cardinals trovano importanti canestri da Luke Hancock (21 punti) e Russ Smith (11 punti e 7 assist) e tornano a +13, chiudendo in scioltezza il match e qualificandosi alle Sweet 16.

 

Connecticut – Villanova 77-65

Connecticut compie l’upset ed elimina Villanova alla seconda partita con un incredibile secondo tempo. Gli Huskies tornano negli spogliatoi all’intervallo avanti soltanto 25-24. L’inizio di secondo tempo è equilibrato e le squadre si scambiano il vantaggio per quattro volte in cinque minuti, gli attacchi trovano facilmente il canestro come mostra il bollettino: 51-42 negli ultimi 20 minuti. Negli ultimi 6 minuti sale in cattedra Shabazz  Napier, che segna tre triple consecutive per portare Connecticut sul +11. Il giocatore degli Huskies è il migliore in campo: segna 25 punti totali di cui 21 nel secondo tempo dopo aver avuto problemi di falli nel primo. Villanova, da #2, soffre le troppe palle perse (16) e viene così eliminata prematuramente.

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Texas – Michigan 65-79

Tutto semplice per i Wolverines, che si disfano dei LongHorns con una prestazione al tiro che parla del 44% dal campo e del 50% da dietro l’arco. Texas va subito sotto e soffre il quintetto di Michigan, per 4/5 in doppia cifra per punti. A rimbalzo domina Jordan Morgan (15 punti, 10 rimbalzi di cui 5 offensivi) mentre Nik Stauskas colpisce da tre (17 punti e 8 assist per lui). All’intervallo i Wolverines sono avanti 43-30, ma all’inizio del secondo tempo scivolano anche a -18. Grazie alla difesa, però, i LongHornes riescono a rientrare e con il canestro di Isaiah Taylor (22 punti) tornano a -6 con 8 minuti da giocare. E’ in questo momento però che Glenn Robinson III fa la differenza: prima segna in penetrazione e successivamente con una tripla per riportare Michigan sul +11 nel giro di due minuti. Nel finale i Wolverines gestiscono il vantaggio e si qualificano alle Sweet 16, provando di poter essere protagonisti.

 

Harvard – Michigan State 73-80

Qualche difficoltà in più del previsto per gli Spartans, che però battono Harvard (la quale a sua volta aveva eliminato Cincinnati al primo turno) e avanzano alle Sweet 16. Il primo tempo di Michigan State è quasi perfetto, Adreian Payne (12 punti) segna 5 punti consecutivi per costruire un vantaggio di 9 e Brandon Dawson (26 punti) scrive addirittura il +12. Proprio i due giocatori degli Spartans chiudono il primo tempo sul 45-33 e raggiungono il +16 con una schiacciata di Dawson. Harvard però pian piano mangia il vantaggio di Michigan State, Wesley Saunders pareggia a quota 55 e poco dopo la tripla di Laurent Rivard vale addirittura il +2. Il vantaggio di Harvard però dura poco: gli Spartans riprendono il controllo grazie ai canestri di Dawson e Valentine, mentre Gary Harris (18 punti) chiude il match dalla lunetta.

 

Oregon – Wisconsin 77-85

Vittoria in rimonta per Wisconsin, che è costretta a rincorrere dopo un brutto primo tempo. Joseph Young e Jason Calliste combinano per 49 punti (29 il primo, 20 il secondo) per Oregon e soprattutto per merito loro i Ducks riescono a costruirsi un vantaggio che aumenta man mano che ci si avvicina all’intervallo, quando tocca il +12 sul 49-37. I Badgers però tornano in campo più motivati, Frank Keminsky (19 punti) riporta Wisconsin in partita e segna il canestro del vantaggio. Ben Brust colpisce dalla lunga distanza quando serve e porta i suoi fino al +7, ma Oregon riesce a tornare avanti con Young e Mike Moser. Brust e Traevon Jackson costruiscono il +4, gli errori finali condannano i Ducks al fallo sistematico e Wisconsin è quasi perfetta dalla lunetta, il che significa Sweet 16.

 

North Dakota State – San Diego State 44-63

Come previsto, San Diego State conquista una facile vittoria su North Dakota State, che dura 15 minuti per poi crollare negli ultimi minuti di primo tempo fino al -7 all’intervallo. Xavier Thames è infallibile per San Diego State e chiude con 30 punti, fondamentale è anche Dwayne Polee II che aggiunge 15 punti. Gli Aztecs scappano nel secondo tempo, dominando a rimbalzo e costringendo i Bison al 31% di squadra dal campo.

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Dayton – Syracuse 55-53

La sorpresa della notte è l’università di Dayton alle Sweet 16: i Flyers, dopo aver eliminato Ohio State al primo turno, fanno fuori anche i Syracuse Orangemen, tra le favorite per l’accesso alle Final Four. Dayton si conferma così la sorpresa di questo torneo NCAA, mettendo in difficoltà gli avversari già nel primo tempo. All’intervallo vede i Flyers avanti 20-18 con un dominio delle difese, con l’ultimo canestro di Vee Sanford (8 punti), eroe contro Ohio State. Nel secondo tempo CJ Fair (14 punti e 10 rimbalzi) tiene in partita gli Orangemen, che trovano il vantaggio solo a 9 minuti dal termine del match con Michael Gbinjie. Tyler Ennis (21 punti) porta Syracuse a +3, ma Dayton non molla e si riporta avanti. Jordan Sibert da tre punti porta i Flyers a +6 con 48 secondi sul cronometro. La partita si chiude alla lunetta con da una parte Ennis e dall’altra Dyshawn Pierre (14 punti) che sono prefetti. Proprio il playmaker di Syracuse sbaglia la possibile tripla della vittoria a fil di sirena, gli Orangemen vengono eliminati a sorpresa.

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Francesco Manzi

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