Markkanen e la Finlandia vincono una partita infinita: Polonia sconfitta dopo due OT

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I finlandesi non muoiono mai e tanto meno il loro leader Lauri Markkanen, che solo ieri non era riuscito ad uscire dal campo sulle proprie gambe ed era in dubbio per il match contro la Polonia. Il lungo alla fine c’è stato e ha fatto la differenza (con 27 punti e 9 rimbalzi), dimostrandosi una spanna superiore agli altri giocatori sul parquet, sia in attacco che spesso anche in difesa, comprese giocate clutch come il canestro decisivo per la parità al primo supplementare. Primo di due, perché quella tra Finlandia e Polonia è stata una partita quasi infinita, in bilico fino all’ultimo possesso del secondo tempo aggiuntivo.

In avvio gli attacchi non sono particolarmente caldi, cosa che cambierà nel corso della gara: una tripla di Koponen apre un parziale di 12-0 finnico che vale il 18-8 dopo 10′. Nel secondo periodo Markkanen segna due triple per il +13, il dominio biancoblu dura fino agli ultimi minuti del primo tempo, quando un break di 0-10 della Polonia, chiuso da un canestro di Ponitka, riporta sotto i suoi sul 36-32 al 20′. Nel terzo quarto Murphy e Markkanen sembrano poter respingere i tentativi di rimonta polacchi, ma dopo un iniziale +7 firmato dal rookie dei Bulls si scatena la Polonia. I biancorossi, con i canestri di Waczynski e i liberi di Karnowski, riescono a impattare sul 52 pari: mentre l’attacco finlandese si blocca, AJ Slaughter sale in cattedra e con 6 punti costringe gli avversari al timeout. A un minuto e mezzo dalla sirena la Finlandia è sotto di 9, ma la tripla di Salin e il talento di Markkanen, che segna il -2 prima di intercettare un passaggio e schiacciare i punti del pareggio dall’altra parte, riportano i nordici sul 66-66 a 8′ dal termine’.

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La Polonia non costruisce un tiro utile e la gara va all’OT, dove una svolta potrebbe essere rappresentata dall’antisportivo fischiato ad Huff: i biancorossi trovano così 4 punti d’oro per il +3, distacco colmato immediatamente da una tripla di Koponen. E’ ancora una volta Markkanen a decidere: dopo un canestro di Slaughter, è infatti lui, in allontanamento, a mandare la partita al secondo supplementare col centro del 78-78. I ritmi sono ora altissimi: la Finlandia riesce a rimanere davanti, ma, guarda caso, il turning point porta la firma di Markkanen, che su un errore ai liberi di un compagno cattura il rimbalzo in attacco e subisce fallo. Inutile, dopo i due liberi convertiti dal prodotto di Arizona, la tripla di Sluaghter, perché i finnici limitano i danni dalla lunetta (1/2 di Koponen) e l’ultimo possesso polacco si trasforma in una palla persa di Kulig.

 

Finlandia – Polonia 90-87
(18-8; 18-24; 16-20; 14-14; 12-12; 12-9)

Finlandia: Koivisto 6, Huff, Lee 4, Salin 10, Kotti 8, Koponen 21, Nuutinen, Rannikko 2, Lindbom, Markkanen 27, Wilson, Murphy 12.

Polonia: Sokolowski NE, Cel, Slaughter 18, Kulig 12, Zamojski 2, Ponitka 14, Waczynski 18, Koszarek 2, Gielo 11, Karnowski 9, Gruszecki NE, Hrycaniuk.

Francesco Manzi

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