Spagna – Italia 63-66
(22-9; 8-20; 16-16; 17-21)
Capobianco comincia con Penna, Mezzanotte, Okeke, Bucarelli e Pajola: le triple spagnole mettono subito la strada in salita per gli azzurrini, con Mezzanotte che prova a farsi valere sotto canestro ma con poco successo (12-4). La roja gira bene in difesa muovendosi sugli accoppiamenti e in attacco costringe i nostri a muoversi creando spaziature importanti e trovando canestri ai limiti dei 24”: Vila allunga sul +14 per i suoi, con la nostra nazionale incapace di reagire e sfiduciata in questo difficile primo quarto (20-6). Le rotazioni portano sicuramente più vivacità e movimento nel gioco, ma il n.7 iberico mette in ginocchio la nostra nazionale in un primo quarto chiusosi sul 22-9. Nel secondo periodo è l’intensità di Antelli a rinfondere fiducia e gioco alla squadra, che ora chiude gli spazi in difesa e rosicchia punti importanti sul 23-14, poi la tripla di Denegri riscrive due possessi di margine; la Spagna non trova gli scarichi sulle penetrazioni e i recuperi si traducono in contropiedi spinti da Oxilia che riporta la nazionale sul 26-21. Vila non ci sta e prova a rilanciare i suoi, ma i liberi di Okeke tengono in corsa la nostra nazionale che chiude il primo tempo sotto di un solo punticino (30-29).
Font apre la ripresa con 5 punti di fila che riportano ossigeno alla Spagna, mentre l’Italia prova ad andare sotto canestro con Caruso per restare in gara (37-32); gli spagnoli cercano spesso il passaggio difficile, ma anche i nostri faticano a trovare il canestro nonostante restino ampiamente in partita: gli azzurrini si affidano al lungo di Torino, ma è Denegri a trovare la bomba che vale il sorpasso sul 40-41. Le compagini restano appaiate punto a punto ed è una magia di Sanz Barrio a tenere ancora il vantaggio iberico sul 46-45 quando ci avviciniamo al quarto finale. Alcuni errori banali degli azzurri ad inizio periodo vengono puniti un 5-0 che rilancia gli spagnoli, ma Bucarelli spezza immediatamente il parziale con la tripla del 51-49; la fortuna però sorride agli spagnoli, che restano avanti, e riallungano a +7 con Tomaic e la tripla di Esteban. L’Italia attacca male e non riesce più a segnare, gli spagnoli scappano addirittura sulla doppia cifra di margine sul 60-49 quando mancano 3′ e mezzo alla fine; Bucarelli prova a far rialzare la testa ai suoi, con la Spagna che cala di ritmo, poi ancora Bucarelli e Denegri mettono le triple che riaprono completamente i conti sul 60-59 a 90” dalla fine. Font punisce la disattenzione difensiva sulla rimessa, Okeke rimedia da rimbalzo in attacco, poi l’1/2 di Tomaic trova la giocata miracolosa di uno stellare Bucarelli che segna e subisce il fallo: dopo l’invasione sul tiro libero e conseguente ripetizione, il talento di Siena non sbaglia, 63-64 a 11.7” dalla fine. Il tiro sbagliato da Vila sull’azione successiva trova il rimbalzo di Denegri che subisce e va in lunetta: non sbaglia 63-66 a 2.1” dalla fine! Il tiro della speranza spagnola non entra e l’Italia per la prima volta nella sua storia raggiunge una storica finale.
Spagna: Figueras Lopez 5, Sanz Barrio 7, Vila 12, Font 15, Esteban 6, Moreno ne, Ballespin, Ehigitor 6, Tomaic 5, Molins 4, Rosa 3, Vanaclocha
Italia: Penna 3, Simioni ne, Caruso 8, Pajola, Visconti 1, Denegri 14, Bucarelli 15, Mezzanotte 4, Massone ne, Okeke 9, Antelli, Oxilia 12
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