Molta carne al fuoco su cui dibattere e tante partite tirate nella nottata NBA. Analizziamole insieme:
Cleveland Cavaliers @ Utah Jazz 100-102
Dopo la pesante sconfitta di ieri contro i Blazers, i Cavs, ma soprattutto LeBron James, erano in cerca di redenzione. L’occasione per Cleveland era ghiotta in quanto di fronte a loro c’erano i non irresistibili Utah Jazz. A dispetto delle premesse sono però i Jazz a partire molto forte, con un Hayward in forma smagliante da 21 punti e 7 assist. L’ala di Utah coadiuvata da Favors (21 punti e 10 rimbalzi) spinge i Jazz addirittura sul +16 nel terzo quarto. Proprio nel loro momento peggiore però i Cavs riescono a reagire e grazie alla coppia James-Irving (65 punti in due) Cleveland torna a contatto. La partita sembra destinata all’over time, visto che James, con poco più di 3 secondi da giocare, subisce fallo sul tiro da 3 punti. Dalla linea della carità l’ex Miami è perfetto e fissa il risultato sul 100 pari. I Jazz però hanno ancora un’ultima chance di vittoria e coach Quin Snyder chiama timeout prima dell’ultima azione per disegnare lo schema. L’uomo designato per uscire dai blocchi è Gordon Hayward, che dopo aver messo la palla per terra ed essere entrato nell’area dei 3 punti, con uno step back libera il tiro. Il buzzer beater disegnato dall’ala di Utah è pressoché perfetto e regala dunque la vittoria ai Jazz per 100-102.
Atlanta Hawks @ San Antonio Spurs 92-94
Mike Budenholzer tornava con i suoi Atlanta Hawks, in quella che per 17 anni è stata la sua casa: l’At&t Center di San Antonio e per l’occasione gli uomini di Popovich si presentavano alla gara al completo. Sono proprio i padroni di casa a pigiare sull’acceleratore con la coppia Parker-Duncan (17 punti per entrambi al termine della gara) che guida gli Spurs al riposo lungo con un vantaggio di 10 lunghezze.
Gli Hawks però non ci stanno e tornano dopo l’intervallo più agguerriti che mai. La rimonta di Atlanta è firmata dalla coppia Carrol-Millsap che mettendo insieme 34 punti, permettono alla franchigia della Georgia di tornare a contatto. Il tanto agognato pareggio arriva solo nell’ultimo minuto, quando Jeff Teague con 16 secondi ancora da giocare si butta dentro e trova il lay-up del 92-92. La risposta texana è affidata a Manu Ginobili, che senza paura attacca il ferro. Sulla penetrazione dell’argentino la terna arbitrale segnala un fallo alla difesa che manda l’ex Virtus Bologna in lunetta, il successivo 2 su 2 dalla linea della carità porta gli Spurs sul 92-94. Atlanta avrebbe anche l’opportunità di vincere la gara, ma l’ottima difesa di San Antonio su Teague prima e la stoppata di Diaw su Antic poi permettono ai padroni di casa di vincere la gara. Da segnalare la prestazione negativa del nostro Marco Belinelli, per lui un solo punto in quasi 5 minuti di gioco.
Memphis Grizzlies @ Phoenix Suns 102-91
I Memphis Grizzlies di Zach Randolph e Marc Gasol cercavano l’aggancio in vetta agli Houston Rockets nel deserto dell’Arizona. I Phoenix Suns, spinti dalle mura amiche dell’US Airways Center, di certo non avrebbero alzato bandiera bianca tanto facilmente e sin da subito cercano di creare problemi alla difesa dei Grizzlies. Grazie alla coppia Markieff Morris-Eric Bledsoe (43 punti in due), i Suns riescono a fare loro la gara e si portano al riposo lungo in vantaggio di 6 punti.
Memphis torna però dall’intervallo con energie nuove e grazie a Lee (22 punti con 4/5 da 3) e Conley (24 punti e 11 assist) i Grizzlies piazzano nel terzo quarto il parziale di 13 a 0 che permette alla franchigia del Tennessee di prendere il comando della gara. Nell’ultimo quarto poi i Suns non avendo più le forze per imbastire la rimonta, guardano Memphis addirittura incrementare il suo vantaggio sino al 102-91 che chiude la gara. I Grizzlies firmano così la quinta vittoria stagionale e, a fronte di 0 sconfitte, ritornano al comando della western conference a parimerito con i Rockets.
Nelle altre partite della notte gli Warriors guidati da un Curry da 28 punti e 7 assist distruggono i Clippers (Jamal Crawford: 24 punti) per 104-121; Quarta vittoria per i Kings che con i 30 punti e 11 rimbalzi di Cousins si sbarazzano dei Nuggets (Foye: 19 punti) per 109-131; Non bastano i 22 punti di Joe Johnson ai Nets per sconfiggere i Wolves (Kevin Martin: 26 punti e 7 rimbalzi), vince Minnesota 98-91; La doppia doppia di John Wall da 31 punti e 10 assist regala la vittoria all’OT agli Wizards su dei mai domi Pacers (Sloan: 31 punti) per 94-96; Al Palace of Auburn Hills, i Detroit Pistons (Monroe: 23 punti e 18 rimbalzi) vincono contro i Knicks (Hardaway Jr.: 20 punti) per 95-98; I 35 punti di Lowry consentono ai Raptors di vincere contro Boston (Rondo: 13 punti, 15 assist e 10 rimbalzi) per 110-107; La doppia doppia di Chris Bosh da 23 punti e 13 rimbalzi non basta agli Heat per evitare la sconfitta di 89-96 contro gli Hornets (Jefferson: 28 punti e 10 rimbalzi); Un buzzer beater di Tobias Harris regala la vittoria ai Magic sui 76ers per 91-89, inutili per Philadelphia i 27 punti e 8 assist di Wroten; La doppia doppia da 22 punti e 14 rimbalzi di Pau Gasol basta ai Chicago Bulls per sbarazzarsi dei Milwaukee Bucks (Antetokounmpo: 13 punti e 8 rimbalzi) per 95-86.
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