NBA Recap 08/05/13: Thompson stende gli Spurs, Bulls annientati dagli Heat

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Chicago Bulls @ Miami Heat   78-115    (1-1)

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Siamo solo a gara-2 ma gli Heat sono già obbligati a vincere dopo la sconfitta di gara-1 e vince distruggendo Chicago (ancora privi di Rose, Hamilton, Deng e Hinrich), infliggendo la peggior sconfitta nella storia dei Playoffs ai Bulls. I 37 punti di scarto alla sirena finale sono anche la più larga vittoria nella storia dei Playoffs per Miami, che arriva mentalmente e fisicamente prontissima alla palla a due, ritrovandosi avanti anche di 46 punti nel terzo quarto. La partita è molto sentita e lo sivede da subito: dopo 20 secondi dall’inizio, Belinelli ferma Wade in contropiede ed il numero 3 gli scaglia la palla addosso con cattiveria, giusto per mettere in chiaro che la sconfitta di gara-1 non gli è proprio andata giù. Il match è un monologo Heat: difesa intensa e contropiede sono le armi principali di Lebron&co. e Thibodeau non riesce a trovare una scappatoia nel sistema di Miami, che continua a macinare gioco e canestri; Chicago, al contrario, appare troppo nervosa (9 tecnici complessivi con 2 espulsioni, Gibson e Noah) e confusionaria. I Bulls, comunque, rimangono ottimisti: hanno trovato a Miami quello che cercavano (una vittoria su due gare) e per gara 3 recupereranno Hinrich e, forse, anche Deng e Rose.

 

 

 

Golden State Warriors @ San Antonio Spurs   100-91   (1-1)

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Ogni Marzo, gli USA sono in cerca della storia da raccontare, ovvero la classica Cinderella che riesce ad avanzare nel torneo NCAA battendo le università più quotate, uscendo così dall’anonimato. E’ più difficile che ciò accada in Maggio: se per i college sono tutte partite secche dove tutto può succedere, nei Playoffs NBA ci sono delle serie da vincere, dove quasi sempre la più forte passa; ecco, quasi sempre. Questi Golden State Warriors sono una squadra speciale, forse proprio la Cenerentola che tutti bramano ad essere: giovani, entusiasti ed entusiasmanti, pieni di storie americane (il reverendo Jackson; Curry, l’undersized per definizione; i rookie terribili; ecc.). Dopo aver stupito tutti nel primo turno battendo Denver, stanno continuando a stupire poichè stanotte sono riusciti a mettere all’angolo anche i San Antonio Spurs, conquistando una vittoria in Texas che non arrivava dal 1997 per la franchigia californiana. Dopo la bruciante e leggendaria sconfitta in gara-1, qualunque squadra ne sarebbe uscita con le ossa ed il morale a pezzi, ma GSW non è una squadra qualunque. Gara-2 è un capolavoro tecnico della premiata ditta Mark Jackson-Klay Thompson: tutti hanno gli occhi su Curry dopo i 44 in gara-1? Bene, palla all’altro: il numero 11 da Washington State ne mette 29 nel primo tempo (con 7 triple), guidando i suoi al +19 alla pausa lunga; gli Spurs tentano di bissare la rimonta della prima partita arrivando fino al -6 con 4 minuti da giocare, ma due canestri impossibili di Curry li ricacciano indietro. I Warriors tornano così in California sul 1-1 e state sicuri che non sarà per niente facile riuscire a batterli nella bolgia dei 20000 della Oracle Arena.

Ah, se poi Curry mette anche questi tiri:

Francesco Manelli

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