NBA Recap 10/9/14: Warriors e Clippers inarrestabili, Beal con il buzzer, tripla-doppia per Rondo

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Los Angeles Clippers @ Indiana Pacers 103-96

Doc Rivers e i Los Angeles Clippers ottengono la nona vittoria consecutiva e raggiungono Houston per il quarto posto nella Western Conference. I Clips mettono subito il turbo nel primo tempo arrivando anche a +15, Chris Paul (17 punti, 15 assist, 8 rimbalzi) distribuisce per i compagni mentre DeAndre Jordan (12 e 19 rimbalzi) e Blake Griffin (17 e 10) dominano i Pacers sotto i tabelloni anche grazie all’assenza di Roy Hibbert (solo 12′ per lui a causa di problemi di falli). I Pacers, con un CJ Miles da 30 punti (season-high) recuperano lo svantaggio, vanno di nuovo sotto nel terzo quarto fino al -20, ma nell’ultimo sfiorano la rimonta. Alla fine, con i Clips avanti solo di due lunghezze con meno di 2′ da giocare, è Jamal Crawford (18 punti dalla panchina) a chiudere con il dagger.

 

Washington Wizards @ Orlando Magic 91-89

dm_141210_nba_wizards_magic_highlightPartita più entusiasmante del previsto all’Amway Center, dove i Magic, privi ancora di Nikola Vucevic, si arrendono sulla sirena ai Wizards di Wall e Beal. Per Washington torna Nene (12 e 6 rimbalzi), ma dopo un primo tempo equilibrato è Orlando a prendere possesso del match nel terzo periodo: Victor Oladipo e Tobias Harris portano i Magic fin sul +9 anche grazie ad un buon Elfrid Payton (12 punti) dalla panchina. I Wizards si svegliano nell’ultimo quarto e si riportano sotto, John Wall (21, 11 assist e 6 rimbalzi) segna il -1 con 32” da giocare, sul punteggio di 89 pari dopo i tiri liberi è Oladipo a prendersi il tiro della possibile vittoria, ma lo sbaglia. Ci sono 0.8” sul cronometro, Andre Miller dalla rimessa disegna un alley-oop per Bradley Beal (fino a quel punto appena 7 punti), il quale ha appena il tempo di toccare il pallone e infilarlo nel canestro per la vittoria dei suoi.

 

Houston Rockets @ Golden State Warriors 93-105

Le vittorie consecutive dei Warriors diventano 14 dopo quella della notte contro gli Houston Rockets, Steve Kerr stabilisce anche un nuovo record divenendo il primo coach della storia che, al primo anno su una panchina NBA, abbia mai iniziato la stagione con un record di 19-2. La partita vede i Rockets, sempre privi di Dwight Howard, dominare il primo quarto, con il secondo periodo a parti invertite si arriva all’intervallo con Golden State avanti di due grazie a una tripla di Stephen Curry (20, 7 rimbalzi e 7 assist). Nel terzo quarto sono i Rockets a riprendere possesso della gara con un James Harden autore di un’altra prestazione monstre da 34 punti con 14/27 al tiro. La panchina di Houston produce solo 5 punti e il dato si fa sentire: i Warriors sono completi padroni dell’ultimo quarto, rinunciando alle triple (solo due tentate negli ultimi 10′) e attaccando il ferro. Oltre a Curry, anche Klay Thompson e Harrison Barnes segnano almeno 20 punti (21 il primo, 20 il secondo) e Golden State può godersi ancora il primo posto solitario a Ovest.

 

Le altre gare della notte vedono gli Charlotte Hornets (Al Jefferson 23+14r, Lance Stephenson 13) trovare una delle poche gioie di questo inizio di stagione sul campo di Boston (Rajon Rondo 12+10r+10a). Facile vittoria degli Atlanta Hawks sui Philadelphia 76ers con 17 a testa di Paul Millsap e Kyle Korver, così come quella dei Chicago Bulls (Rose 23, Gasol 16+16r) in casa contro i Brooklyn Nets (17 di D-Will). I Portland Trail Blazers (Lillard 23) cadono a sorpresa sul campo dei Minnesota Timberwolves (Wiggins 23+10r+4a), mentre 13 punti nell’ultimo quarto di Monta Ellis (26 in totale) permettono ai Dallas Mavericks di superare i New Orleans Pelicans (Davis 31+11r). I San Antonio Spurs, nonostante le assenze di Duncan, Parker, Ginobili e Leonard, non hanno problemi contro i New York Knicks, a loro volta privi di Carmelo Anthony, con 22 punti (season-high) di Marco Belinelli. Infine i Denver Nuggets, senza Danilo Gallinari, annichiliscono i Miami Heat (Bosh 14) con 17 di Wilson Chandler e 16 di Arron Afflalo.

Francesco Manzi

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